Mi trovo nella sala d'aspetto dell'ospedale, sono in compagnia di mio marito, attendo di entrare nell'ambulatorio del dottore. Prima di me ci sono altre persone, per l'esattezza 5 donne. Si apre la porta dell'ambulatorio, due delle cinque donne si alzano ed entrano. Io e mio marito chiacchieriamo nel frattempo, ma ecco che si apre la porta dell'ambulatorio e noto che la stanza è buia, le tre donne sedute accanto a me e mio marito si alzano contemporaneamente e giungono le mani come in preghiera, dall'alto compaiono tre lunghi veli neri che scendono sulle teste delle donne.
Sono in treno in compagnia di una persona, femminile, che non riconosco ma di cui mi fido. Treno nord stazione di Milano, ci sono cambiamenti, mi piace. Poi mi ritrovo in autobus, abbastanza affollato. Sono seduta accanto a questa persona che è molto calma e sicura di sè. Per un attimo rivedo una mia cara amica, con molto piacere, sono anni che non ho più contatto con lei. Non parliamo ma ci sorridiamo. Ad un certo punto mi agito, ho paura di non trovare la mia fermata per scendere. E' buio, fuori. Davanti a me una persona, non seduta, mi parla, non la conosco.
All'inizio del sogno, mi trovavo nel balcone di casa mia, all'improvviso un piccolo pipistrello si accovaccia sul mio collo, diventando una piccola palla, ad istinto lo caccio via ma lui vola e si riaccovaccia per la seconda volta sul mio collo dalla parte sinistra.
Mi trovavo nello studio del dottore per il controllo bimestrale. Ero nella sala d'aspetto con mia figlia (la piccola di quattro anni, molto spesso nei sogni del dottore c'è lei o una bambina che le somiglia molto). E' il mio turno, lui viene nella sala d'aspetto ed è in compagnia di un bambino di circa sei anni, moro con gli occhi scuri, mi dice che è suo figlio e penso che il piccolo sicuramente somiglierà alla madre perché il medico è biondo con gli occhi azzurri. Mia figlia e il bambino si mettono uno di fronte l'altro e si guardano, poi corrono insieme a giocare.
Poco dopo aver chiuso con un ragazzo,ho sognato di essere in macchina conlui.Eravamo nella sua macchina,ci stavamo baciando.Eravamo fermi,con le porte aperte.Poi io sono uscite e ho visto ci trovavamo su una stradina, in mezzo ai campi.C'era il sole e io,uscita dalla macchina,ho indicato,a poca distanza da noi, un cartello con scritto il nome di una citta',che era la nostra destinazione. Mi ricordo di aver sentito e pensato che eravamo quasi arrivati. QUASI.
Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.
I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...
Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.
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