Manicomio

Scheda sogno:

Mi trovo in un manicomio, qualcuno (estraneo) mi ci ha rinchiusa ed io so di non essere pazza. Inizia la mia fuga, il personale è poco ed il posto molto spoglio, non sono spaventata perché so benissimo come riuscire ad uscire senza farmi scoprire, prendo un ascensore molto grande con le porte di ferro che ci mettono un po' di tempo a chiudersi, sono fuori, in aperta campagna fermo un passante per chiedergli dove ci troviamo e lui mi dice che siamo vicino Matera. Inizio a correre su una strada deserta e soleggiata, è pieno giorno ed intorno a me solo distese di campi gialli (sembra grano mietuto). Passa un uomo con una specie di moto a due posti e quattro ruote tutta nera, gli chiedo un passaggio ovunque basta che sia lontano da lì. L'uomo che io non conosco mi porta a casa sua nel centro di Matera, io gli chiedo di usare il telefono per contattare qualcuno e farmi venire a prendere. Mi fa entrare in casa, la casa si sviluppa in altezza, una camera per ogni piano io salgo le scale e lui è dietro di me, inizio ad avvertire la paura, so che vuole farmi del male ma faccio finta di nulla per non fargli capire che voglio scappare. Arrivati in cima, l'ultima stanza ha una grande vetrata che da su un balcone con del prato e delle sedie a sdraio, è il tramonto e il panorama e bellissimo, si tratta di uno scorcio della città di Siena (anche se continuo a pensare di essere a Matera). Riesco a contattare due amiche, non ricordo quali, però sono in due, al loro arrivo mi sento sollevata ma allo stesso tempo le avviso che dobbiamo scappare e che l'uomo è un malintenzionato, così sempre per non far capire a lui che ho percepito il pericolo inizio a descrivere la casa alle ragazze, facendo notare che casa meravigliosa, e quanto siano belle le travi sul soffitto e il colore giallo delle pareti, spiego loro che l'uomo è molto facoltoso e che ha fatto la suo fortuna giocando ad uno sport (non ricordo quale ma si trattava di uno sport poco conosciuto). Arriviamo su dove c'è il panorama e iniziamo a chiacchierare sul balcone con l'uomo che mi aveva portata lì.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Sono nata e cresciuta in provincia di Matera e vivo a Siena da 7 anni. Le travi in legno della casa sono un particolare tipoco delle case senesi mentre il paesaggio della strada deserta con i campi di grano mietuto sono un paesaggio tipico delle zone in cui sono cresciuta. Nel sogno tutti sono estranei tranne le due ragazze che io ricordo come due amiche ma che potrebbero essere anche le mie due sorelle. Il panorama al tramonto di Siena è un panorama che ho visto spesso e si trova vicino al posto in cui il mio primo anno di università andai a fare il piercing alla lingua (cosa che i miei genitori non sapevano).

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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