Sono sdraiata con mio marito in un letto. Non è il nostro solito letto. Mentre parliamo di una operazione a cui io mi dovrei sottoporre, ad un tratto vedo spuntare da sotto i nostri cuscini delle piccole manine. Sono mani di un piccolo bimbo. Io mi spavento e urlo e chiedo a mio marito di tirarlo su. Insieme prendiamo quelle due manine e spunta il bimbo davanti a noi. È un bimbo di 1 anno circa, ha un viso da adulto. Ha le gote molto rosse e sorride. "Eccomi, sono qui" esclama. Io sono assalita dal panico. Chi è, cosa vuole!

Mio marito non c'è più. Con il viso rivolto dalla parte opposta, afferro le gambe del bimbo e lo scaravento contro la porta della mia cucina. Il corridoio e buio quindi riesco solo a scorgere i due piedini. Cade a terra e scompare nel buio. Io sono disperata ho fatto una cosa terribile, sono sconvolta. Mi metto a correre nella stessa direzione dove ho lanciato il bambino, mi dirigo verso la mia vera camera da letto. Entro nella camera e trovo mio marito con una cuffietta da neonato in testa che sta rifacendo il letto dalla parte dove di solito dormo io. Rifà il letto e sistema dei pupazzi. Pupazzi colorati. Io cerco di dirgli quello che ho fatto ma mi si spezza la voce in gola. Non riesco a parlare.

Devo svegliarmi ma non riesco. Mi sento agitare fino a quando riesco finalmente ad aprire gli occhi. Mi sento ancora sconvolta. Il sogno è ancora troppo presente, ricordo tutti i dettagli, le sensazioni, i colori... Mi sento profondamente in colpa. Il bambino mi ha spaventato, ma ancor più mi spevanta il gesto che ho compiuto.