Sogno con S.

Scheda sogno:

Ero nella mia camera da letto, con me c'era S.(il migliore amico di un ragazzo con cui ho da poco interrotto una relazione a cui tenevo molto),  eravamo a letto ma non facevamo l'amore.
Il sogno è  confuso e frammentato, si svolge in diversi momenti.
In uno lui prende lo specchio, quello rettangolare che mi ha regalato una mia cara amica (la mia voce fuori dal coro),  lo tiene in mano preso per il lungo e in orizzontale. È  in piedi e lo rivolge verso di me in modo che io mi ci possa specchiere.  Mentre io sto distesa sul letto. Vedo il mio volto riflesso in un bel bianco e nero di luci, gli occhi messi in evidenza. Mi sto specchiano ma è  come se lui mi stesse fotografando. Io mi sento lusingata e attraente ritratta dalle sue foto, ma poi penso che quelli che ci conoscono e che le vedranno capiranno che tra noi c'è qualcosa e saremo molto chiacchierati, e questo mi inquieta.
Ai piedi del letto ci sono le mie scarpe marroni col tacco a spillo, penso che sono contenta che lui mi abbia visto con quelle scarpe, ho voglia di sentirmi bella per lui.
Un’ altra scena, sempre nella mia stanza ( come se fosse un unico sogno, e lo è ) mia mamma ci ha dato il pranzo in dei piatti coperti, dentro c'è carne, una coscia di pollo e quelle che mi sembrano zampe di maiale. Sono avanzi e noi siamo disgustati e non li mangiamo.
Poi io sono in piedi davanti alla finestra, sempre nella mia camera da letto, guardo fuori e c'è  il mare, agitato, con delle onde altissime, lo chiamo per farglielo vedere e gli spiego che quello  è niente, che l'altro golfo è  molto più esposto alla furia di quelle onde. Lui dice che lo sa perché mia zia ( la sorella di mio padre che è morta e figura molto controversa nella mia famiglia) lo diceva sempre a sua madre.
Siamo sempre in camera mia, sempre nel letto, la porta è  spalancata e io vedo il corridoio in cui c'è mia sorella (ho una sorella cerebrolesa), è  vestita in modo bizzarro e io parlando a lui dico in dialetto: "come l'hanno conciata? "
Sono un po’ a disagio a mostrare a S. la mia vita nell'intimità, l'esistenza di questa mia sorella, della mia famiglia, del disordine della mia stanza, noto anche grumi di povere qua  e là. Provo vergogna.
Poi il sogno cambia, siamo in una stazione, grande, molto grande, siamo nel piano interrato e abbiamo bagagli, lui è  su una sedia a rotelle e mi precede, inizia a salire a piedi. Io rimango indietro, ci sono troppi bagagli e anche altre persone che non riesco a identificare. Alcune valige sono aperte e piene di roba che ne deborda. Non sono bagagli miei, ho il dubbio che siano di S., ma lui è  già sopra e non posso chiederglielo. Così prendo solo i miei bagagli e vado a cercarlo lasciando questi altri bagagli a queste altre persone. Ho premura di raggiungerlo e temo di non farcela con i bagagli, ma mentre salgo le scale mi sorprendo della facilità con cui riesco a salire in modo disinvolto al primo piano. Lo chiamo:” dove sei?”.  Lui è al piano ancora sopra, e mi dice:” sono all'ultimo in alto”, e io senza esserne sorpresa gli dico "eh, ti pareva che lui non saliva in alto". Lo raggiungo, lo ragguaglio sulla situazione dei bagagli e degli altri con noi. Lui sereno e gioviale mi dice di andare a chiamarli e portare tutti.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

l'ambientazione del sogno è reale, è la stanza in cui realmente dormo. Ci sono evidenti riferimenti alla realtà che ora vivo, come mia sorella e la mia famiglia e le sensazioni ad essa legate di responsabilità ma anche di costrizione. Anche il senso di inadeguatezza della mia vita che provo rispetto a questo ragazzo è reale, così come la forte attrazione che ho per lui e il senso di proibito che viene dal fatto di aver avuto una relazione con il suo migliore amico e che sento che mi esporrà al giudizio negativo del contesto in cui ci siamo conosciuti e nel quale siamo esposti e controllati. 

Il mare evidentemente non è realmente davanti alla mia finestra, ma io lo amo molto e glielo mostro con orgoglio, il mio mare che lui non conosce.

Anche la stazione è un posto che io non conosco nella realtà, ma la preocupazione di restare indietro e anche il fatto che io stia facendo la fatica per lui mi danno preoccupazione, ma poi passa quando lui sembra accettare di buon grado la situazione

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

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