Tempeste, case e studenti

Scheda sogno:

Stavo camminando per strada in un paese anonimo. Ad un certo punto svolto per delle viuzze, e senza rendermene conto mi trovo a camminare nell'area privata di un palazzo, una sorta di stradina labirintica su cui si affacciano gli ingressi di vari appartamenti. La strada è anche all'interno del palazzo stesso, quindi è coperta, un pò come un grosso corridoio di un residence, in effetti sapeva molto di luogo di vacanza: le porte avevano angoli curvi ed erano illuminate da piccole lanternine floreali che emanavano una rassicurante luce arancione, e tutto era ornato da varie piante in vaso. Mi rendo conto di trovarmi in un luogo dove non dovrei stare così cerco di tornare indietro, ma perdo l'orientamento e inizio a vagare per le zone che a tratti si aprivano in terrazze o piccoli spiazzi, tutta roba che all'andata non avevo visto per niente. Ad un certo punto incrocio una ragazza con un borsone da palestra appena tornata a casa, che mi sorride con gentilezza per salutarmi, ed io mi sentivo un pò a disagio, un'intrusa. La ritrovo un pò più avanti, e finalmente riesco a trovare l'uscita. Spiego la situazione alla ragazza, e ce ne usciamo con una bella risata.

Poi torno a casa dei miei genitori... e qui inizia la parte tosta del sogno!

Notiamo che il cielo sta diventando grigio. Il marito di mia sorella era una specie di meteorologo, ma di un tipo particolare: si occupava di uragani, quando arrivavano balzava sul suo elicottero e li annullava o li sviava. Guarda sul suo radar e vede che se ne sta avvicinando uno, ma è talmente grosso e potente che teme di non riuscire a farci nulla. Così iniziamo a prepararci all'arrivo della tempesta, chiudiamo tutte le finestre e le porte, io vado a chiudere la vetrata del salone (eventualmente il punto più vulnerabile della casa) e vedo che a pian terreno ci sono due cavalli e due pony impastoiati alla parete, del tutto abbandonati. E io che faccio, li abbandono lì? Ma manco per idea!! Mentre il vento inizia ad alzarsi agguanto le redini di uno dei cavalli e lo tiro in casa e riesco anche a prendere uno dei pony, entrambi bruni se ricordo bene, ma poi sono costretta a chiudere la vetrata per far fronte alla prima folata di vento. Quando si calma riapro la finestra e noto che il cavallo rimanente è scomparso, mentre il pony grigio è steso a terra in una pozza di sangue nell'acqua della pioggia battente, forse colpito dai detriti. Non posso fare più nulla, quindi richiudo tutto nell'esatto momento in cui il cielo inizia a diventare grigio cupo, e il ciclone si scatena in tutta la sua potenza.

La scena si sposta, e inizio a vivere la scena tramite gli occhi di una ragazzo cinese, che sembra non sapere che il ciclone sta arrivando. Sta portando due pulcini da qualche parte, incurante del cielo che sta diventando sempre più grigio. Entra in una specie di zoo dalle gabbie molto poco sicure, tipo che i leoni erano chiusi solo da un cancelletto, quando il vento inizia a soffiare. Non so che fine facciano i due pulcini, ma lui riesce a ripararsi sotto una specie di arcata sotto un palazzo. Ad un certo punto sembra tutto finito, torna anche il cielo sereno e lui si rilassa pensando che sia tutto passato, ma nell'aria si sente un suono intermittente e inquietante, tipo un "bip". Diventa sempre più forte, e si capisce che quello era solo l'occhio del ciclone: pochi istanti dopo scatena nuovamente la sua furia, raddoppiata in potenza. Il ragazzo riesce nuovamente a trovare riparo, stavolta in una specie di casa di abusivi tutta ingombra di coperte, provviste e simili, chiudono la porta e attendono.

Una volta finito tutto, il ragazzo esce e si dirige verso una specie di locale dove, in una stanzetta un pò buia, ci sono varie postazioni di computer con accesso a internet e vari ragazzi che ne usufruiscono, tipo studenti. (credo che la cosa sia stata influenzata dai cosiddetti manga internet cafè in Giappone, dove puoi affittare una postazione con pc, televisione, snack e bibite gratis, manga di ogni tipo e puoi anche farti la doccia... praticamente il mio paradiso XD) Ci sono vari ragazzi, di cui uno che dice che in uno degli armadietti al di sopra degli schermi dei pc c'è qualcosa che gli spetta... dentro c'è un caos di oggetti, tra cui dei soldi e se non mi sbaglio un'arma, forse una pistola. A questo punto la scena cambia ulteriormente: sono in una sorta di grande università dal pavimento di marmo, pieno di studenti in uniforme che fanno sembrare il tutto molto costoso ed esclusivo, in cui penso si studi scenografia e teatro. Lo capisco dalle foto appese al muro, i lavori degli studenti: avevano avuto il compito di creare una scena con oggetti comuni, lucette e veli, in tema zingaresco-le mille e una notte. Vedevo foto di studentesse in abiti da zingara, e foto di installazioni che mi ricordavano delle grandi gabbie per uccelli o lo scheletro della zucca-carrozza di Cenerentola (o le cupole delle moschee, ora che ci penso), avvolte da veli azzurri ed illuminate all'interno da lucine tipo quelle natalizie, in una foto erano bianche e in un'altra variante erano di varie tonalità rosse. Stavo andando ad una specie di riunione studentesca o all'incontro con un professore quando mi sono svegliata.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Sono in una fase di trasito, e di terrore per il futuro. Sono in procino di laurearmi presso l'accademia di belle arti con una preparazione che sfiora il ridicolo, non ho appreso nulla che mi prepari seriamente al mondo del lavoro. Nonostante il mio impegno mi sembra di correre verso un burrone. Non mi sento più "giovane" o quanto meno mi sembra di non aver vissuto la mia età come si dovrebbe, apprezzandone le gioie. A ventisei anni non ci si dovrebbe ritrovare con tanti capelli bianchi come i miei!

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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