Il mio compagno e io giungevamo insieme davanti alla chiesa per sposarci. Eravamo in anticipo così il sacerdote ci chiedeva entrare per aiutarlo in un lavoro. Io trovavo questa richiesta inopportuna e dicevo al mio compagno "mi hai fatto arrivare troppo presto!". Non andavamo ad aiutare il sacerdote e a me sovveniva che lo sposo avrebbe dovuto arrivare per primo e aspettarmi all'altare, perciò lo mandavo avanti. Mi veniva però in mente che non avevo pensato a chi mi avrebbe accompagnata all'altare, visto che non ho più il padre e in famiglia non ci sono uomini. Non c'era nessuno a cui chiedere, erano arrivate poche persone perchè era presto.  I sentimenti erano l'imbarazzo per l'essere lì da sola mentre normalmente la sposa arriva per ultima, la preoccupazione di non trovare nessuno (e in caso contrario di affrontare il disagio di chiedere, anche se ero pronta a fingere nonchalance) e il rimprovero a me stessa per non averci pensato prima.