Salve.

Non sogno quasi mai e di questo particolare sogno non ricordo tutti i dettagli, ma i più significativi direi di si.

Ho sognato di volare in posizione verticale insieme a due amiche o conoscenti sopra una lunga strada principale del mio paesino, scendendo controvoglia un paio di volte per salutare della gente (o meglio, mia cugina, che volava con me, voleva salutare).

Alla fine scendo con i piedi sul marciapiede che costeggia questa lunga strada ed entro in una macchina bianca insieme ad una mia ex compagna di classe delle medie e la guido per andare a prendere qualcuno o fare qualcosa.

Tra quando scendo e quando sono dentro la macchina, mi vede un ex politico del mio paese che conosco e a cui ho esposto delle idee, che nel sogno mi ha guardato un pò perplesso.

Alla fine, guidando in mezzo a vie immaginarie di questo paese, entro in una via che sembra privata, che ai lati ha delle ville (molto presenti nel mio paese), e ne noto una con delle caratteristiche che mi hanno colpito:

- era piena di fiori di carta che uscivano dai muri e dai cancelli: erano fiabeschi (nel senso di straordinariamente belli) sia nella forma che nei colori;

- c'erano delle persone dentro (familiari tra loro) che gioiosamente stavano insieme mentre banchettavano nel cortile e che si sono accorti di me, ma senza dirmi niente;

- poi noto tra gli assi della recinzione una cucina rustica e semplice per esterni sui colori del panna: tra tutti gli elementi (sempre chiari) presenti spicca il peluche di un puffo accanto al lavabo.

Ero estasiata della bellezza di quei fiori, della gioisità di quelle persone e della luce color panna che faceva apparire tutto incantato. Siccome nella realtà da un pò di tempo coltivo semplici fiori come antistress, nel sogno ho deciso di prenderne uno col proposito di metterli anche a casa mia, nonostante mi fossi accorta che erano di carta.

I fiori di carta e il peluche un pò mi inquietano....spero possiate aiutarmi. Grazie per l'attenzione.

Ps non c'era musica nel sogno, ma solo le parole che scambiavo con le ragazze che mi accompagnavano.