La fiera, il collega ed il sogno nel sogno

Scheda sogno:

Questa notte ho fatto un sogno strano, che mi ha procurato più ansia del normale. Ho infatti sognato di essere chiamata a lavorare presso una sorta di fiera, non ricordo di che tipo, da un mio vicino di casa, che tentava, così facendo, di vedermi il più possibile per corteggiarmi. Sebbene accettassi io, che non ero per nulla lusingata dalle sue attenzioni e le respingevo, cercavo di tenermi più alla larga possibile da lui e, quindi, di evitare di incontrarlo. Mi sembra opportuno a questo punto parlare dell'ambientazione della fiera: essa si teneva in una sorta di garage, che però era collocato in un ampio cortile con molto verde... sembrava proprio il chiostro di una chiesa, anzi, lo era! E di fatti, salendo delle scale a chiocciola, si arrivava in quello che aveva tutta l'apparenza di essere un santuario rinascimentale. Insomma, l'ambiente era quanto mai suggestivo. Ritornando al contenuto del sogno, ad un certo punto notavo la venuta di un mio collega di università, dal quale sono piuttosto presa nella realtà e che mi piaceva alquanto anche in sogno. Subito correvo ad accoglierlo, spiegandogli quale fosse il mio lavoro lì e parlando con lui del più e del meno. Lui, come avviene nella realtà, sembrava manifestare un certo interesse per me, ed io ne ero felicissima, tanto più quando, dal garage della fiera, salivamo le scale e ci trasferivamo a parlare davanti al santuario della chiesa, sul bordo di una vasta piscina che si trovava lì davanti. Ad un tratto, però, arrivava una ragazza, un'altra persona che sicuramente io conoscevo bene, ma di cui non ricordo l'identità, forse si trattava di mia cugina o forse di una mia vecchia compagna di liceo. Fatto sta che alla sua venuta l'attenzione del mio collega si calamitava integralmente su di lei, e vani erano i miei continui tentativi di riportarla su di me. Alla fine, delusa e triste per l'accaduto, me ne andavo al bar, dove mia madre mi attendeva per prendere un gelato insieme. Prima di farlo, mia madre mi raccomandava di tenere d'occhio la macchina, affidandomene le chiavi, per timore che potessero rubarla: ebbene, mentre prendevamo il gelato, accadeva proprio questo, ed io vedevo chiaramente un gruppo di persone rubare il mezzo. Sconvolta, mi precipitavo a casa mia, dove c'era mia zia, dalla quale mi facevo prestare il cellulare per chiamare la polizia... tuttavia, poco dopo, arrivava mia madre in auto, dicendo che i ladri erano stati arrestati e che il mio intervento non era più necessario. Restituivo allora il cellulare a mia zia e, piuttosto scossa, ritornavo al chiostro,sul luogo della fiera, dove trovavo una persona che conosco, un diacono, seduto per terra. Gli chiedevo cosa stesse facendo,  lui mi raccontava di avere dei problemi di soldi ( 21000 euro di debiti per la precisione), e di essere arrabbiato con se stesso, perché se fosse stato più prudente avrebbe potuto restituirli (per esempio, diceva, dando 7000 euro per volta), ed ora invece si trovava nell'impossibilità di farlo. Mentre parlava, staccava i petali di una margherita e, vicino a lui, c'era un tubo staccato che perdeva acqua. È stato questo il momento clou di tutto il sogno: scioccata, mi rendevo conto di aver fatto un sogno, la sera prima, che narrava quell'identica scena, un sogno premonitore (ovviamente nella realtà non è mai accaduto). Sentivo come una presenza demoniaca che mi atterriva, e vedevo nella mia mente la scena di una ragazzina che faceva la comunione.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Il vicino di casa che mi corteggia esiste veramente, così come il collega che mi piace e che, nella realtà, ha un atteggiamento ambiguo nei miei confronti: sembra che gli interessi, ma è alquanto sfuggente. Non avevo mai fatto un sogno così particolareggiato, o meglio, non mi ero mai ricordata con precisione così tanti dettagli di un sogno, come per esempio la cifra dei debiti del diacono (anche lui, a proposito, esistente nella realtà). Quello che posso dire è che sto attraversando un periodo strano della mia vita: sto prendendo più consapevolezza di me e, allo stesso tempo, sono continuamente attanagaliata da dubbi, paure e insicurezze; sono alla costante ricerca della mia dimensione spirituale e conoscitiva, e qualcosa mi suggerisce  che questo sogno stia tentando di dirmi qualcosa di più su me stessa

Commenti

Sogno ripetuto con nuovi particolari

Stanotte ho rifatto questo sogno. Le dinamiche sono le stesse, ma alla fine del sogno, dopo la sensazione della presenza demoniaca, vedevo distintamente la figura di una donna, una sorta di santona, che veniva posseduta da questa stessa presenza, e uccideva un gruppo di ragazzi che aveva attirato lì con l'inganno, in una maniera orribile. Io mi rifugiavo in un luogo di culto che raccoglieva tutte le religioni, e una donna mi indicava un quadro con la foto di un Papa, posto accanto a quello raffigurante la divinità indiana Vishu, dicendomi che mi avrebbe protetto dal male.

Umanità e dimensione spirituale

Cara Valery_,

il sogno sembra trattare due importanti temi, quello dell'umanità e della spiritualità, affrontati attraverso l'uso di immagini di vita quotidiana con personaggi realmente appartenenti alla tua esperienza. La prima parte del sogno è caratterizzata dalla ripetizione della dinamica di “qualcuno che insegue qualcun altro senza mai raggiungerlo”: il tuo vicino di casa corteggia te, tu sei attratta dal tuo compagno di università, lui è distratto dall'arrivo di un'altra ragazza... Tutta la nostra umanità, fatta di passioni , amori, denaro sembra emergere e descrivere i nostri affanni e debolezze (come il diacono indebitato o i ladri disposti a rubare pur di possedere); costantemente occupati a inseguire ciò che desideriamo e che vorremmo conquistare, ci facciamo coinvolgere in logiche passionali e impetuose che mettono a nudo la nostra umanità e ci allontanano da ciò appartiene ad una sfera più elevata.

La raffigurazione del dubbio che si insinua e che ti mette alla prova è ben rappresentata dall'immagine della presenza demoniaca, prima solo come sensazione di disagio, poi (nel secondo sogno) come figura umana distruttrice. Nonostante i timori e le ambiguità, il tuo porto sicuro (“mi rifugiavo in un luogo di culto”) è trovato in una forma di religiosità, ecumenica e tollerante proprio a sostenere l'universalità dei bisogni di spiritualità dell'Uomo, che non ha bisogno di fare baccano o di attirare l'attenzione per donare un po' di quiete e sospiro alla nostra fragilità umana.

Grazie dell'ottima

Grazie dell'ottima interpretazione, soddisfacente come sempre!

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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