Caro goya,

seguendo una linea interpretativa ad orientamento introspettivo, credo che il tuo sogno parli di un personale processo di autonomia e di indipendenza dai processi primari. 
La copertina che nomini viene definita in termini psicologici “oggetto transizionale”, inteso come un oggetto al quale da bambini ci si affeziona in modo profondo al punto da considerarlo un compagno inseparabile (la famosa copertina di Linus!). Il primo a parlarne fu Winnicott che lo definì come un oggetto posizionato in un “luogo” intermedio tra il mondo interiore ed esteriore del bambino, importante per aiutarlo ad affrontare il processo di indipendenza e autonomia. In estrema sintesi, il bimbo crea un legame con l'oggetto per non sentire la lontananza dalla madre (per esempio, quando deve addormentarsi sente il conforto della coperta e riesce ad affrontare la sensazione di distacco). 
Nel tuo sogno, la copertina è rappresentativa del contatto tra te e tua madre, tanto da sovrapporre il  legame emotivo che lei ha con l'oggetto con il legame che hai tu (“mia madre c'è molto attaccata: è proprio la mia copertina di Linus”). 
Il passaggio verso l'autonomia è rappresentato dalla trasformazione dei luoghi della tua infanzia (la stanza e il letto della casa in cui sei cresciuto)  nei luoghi del tuo presente (il divano dello studio in cui lavori). La presenza di un adulto che maneggia il tuo gioco infantile manifesta l'accettazione della crescita ormai avvenuta e del distacco da ciò che simboleggia la tua fanciullezza (i bambini non gradiscono le intrusioni sui loro giochi!).
Ora sei adulto tu stesso; gli altri non sono sorpresi da tale evoluzione (lo zio del tuo cliente è sereno e contento di vederti). L'adulto venuto per portare via il bambino rimanda al definitivo allontanamento dalla parte fanciullesca: il processo di distacco e di crescita sembra compiuto (anche se mai in modo definitivo!) e giustifica la sensazione di tranquillità vissuta al risveglio.