Mi trovo in una sorta di ospedale psichiatrico con un gruppo di persone che nel sogno sono mie amiche, ma che nella realtà non ho mai visto. Ciò che mi ha colpito subito e che ricordo vividamente è il colore bianco abbacinante delle mura di questo ospedale, e l'odore di disinfettante che nel sogno percepivo, un odore così forte da colpire in maniera spiccata le mie narici.

Anche io e queste mie amiche siamo vestite interamente di bianco.

Ad un tratto usciamo dalla nostra stanza - stranamente, è una stanza comune - e andiamo a trovare un'altra amica, stesa su un lettino, in evidente stato di coma, intubata ( si tratta di una mia compagna di classe delle superiori - nella vita reale -, morta in un incidente stradale molti anni fa).

Io comincio a piangere in maniera initerrotta, pesante, tanto sentita che ancora adesso riesco a ricordare il dolore nel sogno percepito. Ad un tratto giunge un dottore, alto, capelli a tratti rossi (nella parte della nuca) a tratti bianchi ( davanti), stempiato, occhialuto, canuto.

Le mie amiche mi scuotono e mi dicono di scappare con loro.

Purtroppo ci dividiamo, ed io rimango sola con una mia amica, che corre con me attraversando gli strani e stretti corridoi dell'ospedale...e i suoi pavimenti, che man mano che corriamo via si modificano: si rialzano, ridiscendono, mutano, insomma, continuamente.

Man mano che corriamo, vediamo delle stanze particolari: dentro di esse, strani artifatti che io capisco essere giochi di abilità, persone che cercano di risolvere strani e indefiniti quiz di intelligenza, rebus complicati, enigmi...e più io e la mia sconosciuta amica vediamo queste cose, più abbiamo paura ( anche se non ci insegue, in effetti, nessuno).

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Purtroppo non riesco a ravvisare grandi collegamenti con la mia vita di tutti i giorni..posso solo dire che sono una ragazza di 22 anni, laureata triennalmente in Filosofia e frequentante la Specializzazione, da sempre incuriosita da tutto ciò che riguarda la comprensione di sè e l'introspezione..