Sono nella sala da pranzo di mia madre, fulcro della vita della mia famiglia. Di fianco al tavolo noto qualcosa per terra, di minuscolo. Guardo meglio e vedo che si tratta di una tartaruga senza carapace, in miniatura. Cerco allora a più riprese di prenderla in mano per portarla fuori, nel suo ambiente naturale, ma ogni volta che riesco a prenderla mi si scioglie fra le dita e ricade sul pavimento. Questo diverse volte, finchè ce l'ho in mano. A quel punto la mano inizia a bruciarmi, e vedo che mi esce come un'escrescenza sul palmo. Si materializza quindi uno scudetto minuscolo, rosso su sfondo bianco e rotondo, un cerchio rigido grande quanto una moneta che so essere un dono della tartaruga per me: il suo carapace, uno scudo per la mia vita.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

la sala di casa di mia madre era perfetta, reale nei minimi dettagli.