Trasloco dall'università

Scheda sogno:

Arrivo in università, è praticamente chiusa, ci sono solo alcuni ragazzi che hanno tardato nel finire le presentazioni delle tesi. Salgo le scale - strette e con i muri bianchi candidi, dove deve esserci una bidella a barriera per non fare entrare. Io posso entrare comunque, ma la cosa è ancora più facile perché la bidella non c'è in quel momento.

Mi ritrovo vicina ad una ragazza che mi vede sfogliare un opuscolo, c'è la foto di un gruppo, forse una foto di classe. al che mi riconosce come sua compagna di corso, io non so chi sia ma ci parlo tranquillamente come se lo sapessi. Arrivano due compagni di corso, maschi, ne conosco uno, parlano fra loro e vedo una foto di loro due - con un terzo ragazzo - in una fonderia, vestiti ignifughi. dico che io qui non ci sono stata, il mio amico mi risponde che era una gita di classe, io mi lamento che nessuno mi ha invitata. sembra super bello. mentre parliamo deve passare un autobus, proprio da dove sono io, non ho il tempo di alzarmi e lasciargli spazio - va troppo veloce - quindi mi stendo e lascio che mi passi sopra. il secondo ragazzo è spaventato, mentre il mio amico dice che l'ha già visto fare da altri, è sicuro perché non ci si ferisce, il bus è abbastanza alto perché ci possa passare sopra senza che ci facciamo nulla. 

Cambia scena, sono di sopra, mi accorgo che io avevo una stanzetta universitaria dove avrei potuto dormire, penso che non ci sono mai stata, ma come ci entro vedo che è piena di cose mie. la devo liberare, perché a brevissimo entrerà qualcun altro. mi guardo attorno, è una piccolissima stanzetta lunga - poco più di un letto - e stretta (ci sta solo un letto singolo, non matrimoniale). in fondo, il lat o stretto del rettangolo dalle pareti bianchissime è impegnato da una piccola finestrella a vasistas, difficile da raggiungere perché la stanza è piena di cose.

Inizio a raccogliere le mie cose: tantissimi libri, li metto in borse di carta grossa e decorata (come fossero delle belle borsette regalo, una è rosa brillante.) mi accorgo che ci sono anche altri oggetti, miei oggetti personali di quando ero ragazza, per lo più soprammobili, e un fascicolo pieno dei miei contratti di lavoro.

Mentre raccatto le mie cose mi rendo conto che qualcuno si è già sistemato nella stanzetta, è un maschio. devo stare attenta a non prendere le sue cose, a riconoscere solo le mie. da una credenzina tiro fuori alcune confezioni di cibo, e riconosco un pacchetto di patatine - aperto - del nuovo studente di cui non conosco identità. ne mangio due.

Arriva una mia amica a salutarmi, è felice e solare come nella vita reale, ma rimango sorpresa quando, baciandomi sulle guance per commiatarsi, mi dice "Ciao Massimo". perché ha usato un nome maschile?!?

 

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Lunedì ho la discussione della tesi di un master internazionale part-time. il mio amico era studente allo stesso master.

Nella vita reale l'università si trova in un contesto di vita che ho lasciato da un anno, ma dove ho ancora casa mia piena di miei effetti personali, attualmente occupata dal mio ex.

La mia amica invece è in tutt'altro contesto e nazione, dove sto adesso, è una dei fisioterapisti da cui sono attualmente in cura (ma nel sogno non ho nessun blocco fisico).

Leggo molto, e il fascicolo che ho trovato dovrò cercarlo fra un paio di giorni per presentarlo ad un concorso.

Amo molto le patatine.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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