In questo sogno c'erano mia madre e mio fratello che se ne stavano seduti sul divano in cucina.
Io sono nel letto in camera mia ed ad un certo punto mia madre mi chiama. Io li raggiungo e vedo che accanto a loro c'è una sorta di grande scatola di metallo con una specie di apertura quadrata sulla parte superiore. Da quell'apertura riesco ad intravedere la nuca bianca/verdastra di un cadavere e scopro che è quello di mia nonna (ormai defunta dal 2013).

Sono con mio padre e i miei fratelli, stiamo per andare a mangiare sushi, ma nel frattempo devo prendermi cura della ferrari rosso fiammante che mi è stata affidata. Solo io posso toccarla e guidarla. La parcheggio quindi all'ingresso del ristorante sushi, si scende con uno scivolo in un parcheggio sotterraneo in cui sta solo la mia auto, un bunker di cemento su cui si apre l'ingresso del ristorante grande quanto quello di un garage e senza porta. Parcheggio la ferrari sotto gli sgaurdi ammirati di tutti e vado a mangiare con mio padre e i miei fratelli. 

Sono con un mio amico parruchiere, a cui la mia famiglia ha affittato la casa che un tempo era di mia nonna. Lui di rientro da lavoro entrando in casa insieme a me la trova invasa dai miei parenti, zii e cugini, alle sue lamentele io provo a spiegargli che una tradizione di famiglia trovarci tutti là, ma lui è molto seccato e anche io in effetti lo trovo profondamente ingiusto, e un po' mi vergogno per il comportamento della mia famiglia che però conosco  e non so che fare per cambiarla, da un lato la accetto per ciò che è, inoltre non resisto alla gioia di averli tutti vicini.

Sono sulla spiaggia  e dalla riva e guardo mio fratello D. che è immerso nell'acqua fino alla cintola. Lui è più giovane di adesso, porta ancora i capelli lunghi e mossi quasi fino alle spalle e sono asciutti. Mi ricorda vagamente Gesù. Mi guarda, ha le braccia che ricadono lungo i fianchi per finire in un nodo delle mani intrecciate all'altezza dell'ombelico circa, è in controluce.