Albero di Gelso e lavaggio delle olive

Scheda sogno:

Nel sogno sto camminando nella via della casa dei miei genitori, dove abitava anche mia nonna a poca distanza. Di passaggio scorgo un piccolo cortile che so essere stato di mia nonna, ma è anche la casa di un mio vicino morto quando io ero piccola, che oramai è diroccata.  Addossata alla parete di fondo del piccolo cortile si erge una grande pianta di gelso che era di mia nonna, quindi decido di entrare per raccogliere qualche mora.  Passo attraverso una vecchissima porta di legno sverniciata e senza vetri, sulla mia sinistra c'è una porta aperta dove capisco esserci il mio vecchio vicino di casa, fuori ci sono appesi i suoi vestiti, sporchi. Vado verso la pianta e colgo qualche frutto, ma mi imbatto anche in una sorta di ragnatela che sta sulla pianta, allora ritraggo la mano e mi accorgo che un qualche insetto mi è penetrato nella mano, facendo una tana come quella che fanno certi ragni sul terreno da cui esce una ragnatela vischiosa e bianca che si avvita in un buco. Sono preoccupata e mi guardo la mano con questo bossol/buco sul dorso tra il pollice e l'indice, sento che il vecchio sta uscendo e ho paura che si arrabbi per avermi sorpresa nel suo cortile senza permesso, infatti esce ed è un po' aggressivo( ma il ricordo è vago), gli spiego che volevo solo prendere qualche mora dalla pianta di mia nonna, quindi lui si offre di raccoglierle per me, perchè gli ho mostrato la mano. Mi dice di non preoccuparmi e mi porge un ramo della pianta con frutti e fronde, usciamo insieme dal cortile e proseguiamo la strada insieme, io vorrei mangiare i frutti ma prima desidero lavarli, ho ancora paura della lanuggine. Subito arriviamo al fianco di un grosso furgoncino con il rimorchio, sul quale ci sono enormi tini pieni di olive, da cui sgorga tantissima acqua che si rovescia insieme alle olive sul pianale del rimorchio, colmo anche'esso di acqua, olive verdi e brune. Lui mi  spiega di aver raccolto le olive e sta procedendo al lavaggio, mi invita di lavare il mio ramo lì, dopo essermi assicurata della limpidità dell'acqua lavo contenta il mio ramo.

Poi io e il vecchio insieme afferriamo una carriola piena di olive, lui la solleva da un lato e io dall'altro, la carriola è strana ha i manici su entrambe le estremità, la temiamo sospesa come una bandiera e lasciamo che l'acqua fresca e limpidissima di una tempesta lavi le olive, mentre le falciamo saltare (come si fa con la pasta) sempre più in alto. Siamo felicissimi mentre facciamo questa operazione, il vecchio è fuori di sé per la gioia, c'è un sole meraviglioso che illumina in controluce gli spruzzi d'acqua che arriva però di lato non dall'alto, è una sensazione molto liberatoria. Poi però facciamo saltare le olive troppo in alto e queste invece che ricadere nella carriola si sparpagliano per terra, questo mi dispiace perchè nell'accingermi a raccoglierle mi accorgo che molte si sono spappolate sul suolo e penso che è un vero spreco. Però sono anche consapevole che non è un gran danno, visto la quantità delle olive, anche lui  mi tranquillizza. Poi il sogno sfuma. 

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Mia nonna possedeva una pianta di gelso, anzi più di una, ma erono nella vigna, in casa non c'erano veramente. Il cortile era come quella di mia nonna ma dislocato in un altra casa e il leggermente diverso da come è relamente. Il mio vicino non era davvero lui, io un po' lo identificavo con lui e un po' era un estraneo. Poi la via in cui si svolge il tutto è reale ed era perfettamente identica a come è nella realtà. La pianta di gelso mi ha fatto inenerire al pensiero di mia nonna e della mia infanzia, infatti spesso, quando ero bambina, portava me e i mei fratellli in vigna a raccoglierle.

Commenti

Come quando ero bambina

Cara Lubna, 

come già avvenuto in precedenza, anche in questo caso il sogno ti riporta in luoghi e a persone appartenenti alla tua infanzia.
L'ambientazione e le azioni che compi sono riconducibili ad un antico passato: il vicino di casa deceduto quando eri ancora molto piccola, la presenza impalpabile di tua nonna, le attività "esplorative" tipiche dei giochi dei bambini con le loro impreviste conseguenze (il buco nella mano dopo aver toccato la ragnatela).
La parte del sogno emotivamente più carica è quella in cui tu e l'anziano signore vi abbandonate al gioco del lavaggio delle olive: "siamo felicissimi mentre facciamo questa operazione, il vecchio è fuori di sé per la gioia, c'è un sole meraviglioso che illumina in controluce gli spruzzi d'acqua che arriva però di lato non dall'alto, è una sensazione molto liberatoria". Attraverso questo passaggio, il sogno ti offre l'occasione di assaporare uno stato di spensieratezza e serenità, proprio come quando si era bambini, in cui la gioia del momento riusciva ad appagare in modo completo e incondizionato.
L'evanescente presenza di tua nonna insieme ai simboli che ad ella riconducono (l'albero di gelso) contribuiscono a creare l'atmosfera di conforto e di serenità nella quale ti ha voluto condurre l'elaborazione onirica, forse per cercare ristoro dalle tensioni vissute durante la veglia.
 

Mi ritrovo sempre nelle

Mi ritrovo sempre nelle vostre interpretazioni e vi ringrazio molto!!! :)

Ritratto di Lubna

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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