Questa notte ho sognato di recarmi al supermercato vicino casa mia con una signora che frequenta la mia chiesa ed un mio ex compagno di classe del liceo. Subito ci accorgevamo che c'era qualcosa di strano: il cielo era nero, pieno di nuvoloni, e ad un tratto ha cominciato a tuonare ed un verto forte si è sollevato. Nonostante tutto questo, io e i miei due accompagnatori decidevamo comunque di proseguire. Per la strada incontravamo moltissima gente che fuggiva nella direzione opposta alla nostra, venendoci incontro con sguardi spaventati e andatura scomposta, ma noi, nonostante le perplessità, procedevamo verso la nostra meta. Incontravamo allora un autobus, sul quale salivo però io da sola - a questo proposito, mi ricordo distintamente che la strada verso il supermercato sembrava allungarsi a dismisura -. Salita sul mezzo, mi accorgevo improvvisamente di essere nuda, con solo una giacca lunga indosso, e questo mi causava disagio, ma non imbarazzo. In qualche modo le persone intorno a me non sembravano badare a questo aspetto. Giunta al supermercato, scendevo dall'autobus ed entravo con il mio amico e la signora della chiesa, arrivati lì contemporaneamente a me: una volta entrati, scoprivamo che all'interno del negozio erano presenti molti banditi armati di pistole, con i visi nascosti da passamontagna che lasciavano solo uno spazio per gli occhi, chiari e truci, cattivi. Era quello il motivo della confusione e del terrore incontrati per strada. In me si generava una paura folle, ed era il mio compagno di classe a trovarmi un posto dove nascondermi, mentre la signora della chiesa sembrava in qualche modo essere scomparsa. Non sapevo dove fosse, ma avevo piena consapevolezza del fatto che precedentemente era con noi. Ricordo poi una corsa disperata che vedeva me e il mio amico fuggire veloci, inseguiti dai banditi, ed il cielo che si incupiva sempre di più, mentre in me cresceva la paura.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

La signora della chiesa è la direttrice delle attività della stessa, una sorta di "istituzione", per così dire, un punto fermo, ed è a lei che tutti noi ci rivolgiamo per qualsiavoglia attività/necessità riguardante la chiesa che frequento. Il mio compagno di classe del liceo, invece, è straniero, filippino per la precisione, e tutt'ora ne ho notizie, sebbene solo tramite facebook. E' sempre stato una persona gentile e affabile, sportivo e dinamico. Quanto a me, invece, per ora sono fortemente sotto pressione a causa dell'Università e dell'imminente Laurea (devo dare gli ultimi esami, preparare la tesi), e sono tormentata dal timore di deludere qualcuno e di non essere all'altezza della situazione.