Caro Emilio,

quello che suggerisci è un interessante spunto che induce a riflettere sul significato simbolico dell'acqua, spesso associato alla nascita e alla vita. Sia nella tradizione religiosa (pensiamo, per esempio, al battesimo cattolico che utilizza l'acqua per sancire l'ingresso dell'individuo nella comunità religiosa) che in ambito psicoanalitico partendo fa Freud, l'acqua è interpretata come simbolo di nascita. Nella sua opera dedicata all'interpretazione dei sogni, Freud cita e analizza il seguente sogno: “Ella si trovava sulla riva del mare e sorvegliava un bambino, che sembrava suo figlio, che sguazzava nell'acqua. Continuò finché l'acqua lo coprì e si vedeva solo la testa che si muoveva su e giù sulla superficie". Il sogno è interpretato da Freud come una rappresentazione della nascita del bimbo immerso nel liquido amniotico.

Si tratta spesso di nascite o rinascite simboliche che sottendono a un desiderio o a una necessità di ripartire con una “nuova vita” in termini di comportamenti, atteggiamenti e relazioni.

Nel sogno che riporti, la sognatrice si mostra inizialmente molto cauta (la doccia eroga acqua in modo controllato e modulato dalla nostra volontà) ma è ben presto travolta dalla forza dell'acqua marina che pone in evidenza le difficoltà di un percorso travagliato e pericoloso. La rinascita, comunque, avviene (“riesco ad emergere”) e la prima immagine che si presenta è quella delle persone più prossime (sua madre, sua figlia) che, nonostante il cambiamento, continuanto a far parte della sua vita.