La torre.

Scheda sogno:

Nella prima parte di questo sogno io non ci sono, ma vedo una grande piazza con una fontana molto profonda, e alle spalle della piazza un'imponente torre, ai piedi della quale tanti gazebi con tavolini da bar ricolmi di persone.
Questa torre ha un guardiano, che è un uomo magro, con dei baffi piuttosto evidenti, i capelli lasciati crescere confusamente e la barba, un uomo piuttosto trascurato, ma non troppo. Vedendolo, io so perfettamente che è pazzo. Gli altri non lo sanno. Lo vedo avvicinarsi ad un tavolo, dove sono sedute due donne, una più anziana, dai capelli grigi e raccolti, l'altra, più giovene, con dei lunghi capelli biondi evidentemente tinti, lisci, sciolti, con una corta frangetta sulla fronte. È proprio quest'ultima che l'uomo ha adocchiato, e una volta al tavolo comincia a pronunciare delle frasi di circostanza per rompere il ghiaccio, la donna dai capelli grigi cerca di mandarlo via, mentre lui tenta di convincere la donna dai capelli biondi a seguirlo per vedere la torre. La donna dai capelli biondi accetta, quella dai capelli grigi le ricorda la sua importante cardiopatia.
Rapidamente l'uomo la porta in cima alla torre e le fa vedere tutto quando il panorama, poi la prende per i fianchi e dalla cima della torre si lancia con lei nel fontanile sottostante, facendola morire di paura.

Rapidamente e non so in che modo passo ad una seconda parte del sogno, sempre nello stesso luogo, in cui sono con mia madre, mia nonna, mia sorella e mio fratello, entrambi più piccoli di me. Io non vedo con i miei occhi, ma vedo me stessa come un estraneo. Decidiamo di salire nella torre, in maniera non esplicita ma solo a livello di conoscenza personale, anche se nel sogno non viene mai "detto", so che in cima alla torre c'è rinchiuso qualcuno che conosco. Entriamo quindi nella torre, dopo che il guardiano, sempre lo stesso, ci ha aperto la porta. Da subito è forte una persistente sensazione di pericolo e comincia una specie di corsa alla cima fra noi e il guardiano, che però conosce il luogo meglio di noi che a un certo punto sbagliamo rampa di scale e ci ritroviamo in un lungo corridoio, con delle strane porte. Decido di entrare in una di queste e mi ritrovo in una strana cappella, in fondo un grande finestrone colorato dalla quale nella stanza filtra una forte luce gialla che colpisce ogni oggetto. In questa cappella ci sono in preghiera dei personaggi piuttosto strani, acconciati da monarchi rinascimentali o tardo medievali, e riconosco tra questi Elisabetta I e un qualche monarca evidentemente spagnolo. Torno indietro, scendo le scale per riprendere la rampa giusta e ricomincio con gli altri a correre verso la cima. Arrivati su mi trovo con gli altri in un ambiente molto stretto: alla destra dell'entrata nella stanza c'è un grosso baule, più avanti, lungo la parete, un letto nel quale dorme il guardiano, fra il letto e l'altra parete uno stretto corridoio che porta alla porta del bagno. Vedendo il guardiano dormire decido di andare in bagno per non disturbare, entrano tutti e io sono l'ultima. Sto per chiudere la porta quando dall'ultimo spiraglio aperto vedo l'uomo con un coltellaccio in mano , sento la pressione che fa sulla porta per aprire, e a mia volta faccio pressione perché non apra, ma lui è più forte, spalanca la porta e mi taglia la gola. Sempre vedendo tutto dall'esterno, guardo la ferita e poi mi sveglio.

Commenti

Barbablù

Cara LisbethBaraka,

il tuo sogno mi ricorda in molti passaggi la fiaba di Barbablù, frequentemente utilizzata per letture in chiave psicologica di dinamiche umane. Anche la presenza della torre sembra suggerire l'analisi simbolica attraverso la fiaba, dove spesso la principessa è rinchiusa e tenuta prigioniera in una torre.

La prima parte del tuo sogno racconta di una donna (quella più giovane, con i lunghi capelli biondi) che si “lascia scegliere” da un uomo dalle caratteristiche discutibili (rappresentato oniricamente da un pazzo baffuto e barbuto, un po' trascurato). Ella tralascia ingenuamente di valutare gli aspetti più cupi di lui e non accetta le osservazioni altrui (“la donna dai capelli grigi cerca di mandarlo via”). Accettare di “seguirlo per vedere la torre” corrisponde ad un annullamento della capacità di critica e di difesa, lasciandosi sopraffare , per ora in modo non violento, dal proprio carnefice: senza conoscerlo e senza valutarne le caratteristiche lo segue rinunciando alla possibilità di resistergli. Cingendole i fianchi (un gesto fintamente sensuale e intimo), l'uomo la fa precipitare dalla cima della torre: simbolicamente, la donna paga così a caro prezzo la leggerezza della sua scelta e cade nel vuoto.

Nella seconda parte del sogno è ripresa la medesima dinamica, anche se ormai la vera natura dell'uomo è evidente per tutti. Pur dovendo scappare da lui, vi inoltrate sempre più proprio dove lui si trova. E' lui che vi apre la porta e voi entrate nonostante il disagio già presente nei suoi confronti. Si tratta di una logica pericolosa ma inevitabile che vi coinvolge e non vi permette di allontanarvi da ciò che sapete vi farà del male.

Simbolicamente, il sogno potrebbe parlare di te o di qualcuno che ti è molto vicino che, coinvolto in una relazione malsana e senza prospettive, sembra non rendersi conto della distruttività di un rapporto che non ha spazio di miglioramento, in cui una donna cade vittima del proprio “ricercato” carnefice (“lui è più forte, spalanca la porta e mi taglia la gola”).

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

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