Scheda sogno:
- Tipo di sogno: Surreale
- Parole chiave: Io da piccola, Risate, Spettacolo
- Sensazioni: Ansia, Gioia, Incredulità, Sollievo
- Colori: Oro, Blu
- Frequenza: Una volta
- Quando?: Appena prima della sveglia mattutina
Ero in un teatrino, uguale a quello della parrocchia quando andavo da bambina a catechismo. si sentiva una voce femminile che cantava "amazing grace", la seconda strofa la deve cantare una bambina sui sette anni, con gli occhiali, i pantaloni jeans e la felpa azzurra. si avvicina al microfono, e io, che sono tra il pubblico, mi rendo improvvisamente conto che non solo quella bambina sono io, ma che quella bambina non ha alcuna intenzione di cantare! infatti si avvicina al microfono e comincia a raccontare barzellette, a fare ridere la gente, praticamente la canzone gospel diventa uno spettacolo di cabaret. la me da piccola parla come un'adulta e ha la voce come la mia adesso. si mette a ballare il tip tap con delle signore anziane, il pubblico applaude. io sento, da spettatrice, di dovermi sentire ridicola, eppure una parte di me pensa che davvEro lo spettacolo faccia ridere, la me piccola è davvEro simpatica, e alla fine decido di godermi lo spettacolo.
Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:
ho 36 anni, ho avuto l'udienza finale di divorzio la settimana scorsa. con il mio attuale compagno sto da 3 anni, non abbiamo figli, non ne stanno arrivando. stiamo facendo degli accertamenti medici e i risultati non sono buoni, eppure io continuo a sperare.... ho comprato una casa mia, il lavoro è finalmente diventato più stabile, eppure mi sembra che nella nostra vita manchi qualcosa...
- Accedi o registrati per inserire commenti.
Commenti
dimenticavo, chiedo scusa...
dimenticavo di dire che da piccola, a quell'età, non ero una bella bambina. avevo cominciato purtroppo ad ingrassare, portavo gli occhiali piuttosto spessi, e anche se avevo tanti amici mi sentivo sempre costantemente in imbarazzo. non portavo gonne, ero un maschiaccio, mi divertivo specialmente con gli amici maschi perché con loro potevo giocare col fango e sporcarmi e ridere a squarciagola senza sentire vergogna. inoltre a scuola ero molto ma molto brava, a quell'età. e a rischio "SECCHIONA". quindi per compensare cercavo di far ridere tutti e sdrammatizzare.
- Accedi o registrati per inserire commenti.
]betta
Mar 18/8/2015, 14:51