Scheda sogno:
Ho sognato di vagare per un mondo dove probabilmente la razza umana era in difficoltà. Penso per un invasione zombie, almeno nel sogno ne ero convinto, ma non ne ho incontrato nemmeno uno. Ero in un gruppo di persone, circa 5-6, e stavamo vagando per una città deserta, malridotta. Eravamo esausti e lerci di sangue. Ad un certo punto troviamo una casa e la scegliamo, non era una casa qualunque ma non saprei dire il perchè. Poco dopo incontriamo un'altro gruppo, molto più numeroso, che voleva entrare anche lui in questa casa. Io ho reagito in modo ostile e non li volevo accogliere, ma nessuno mi ha ascoltato. La sera hanno fatto una cena di fuori. Tutti si erano sistemati (intendo lavati e sistemati i vestiti) come potevano, io ancora ero sporco ed ero rimasto come ero prima (armato, con il sangue addosso e vestiti laceri), ad un certo punto delle persone dell'altro gruppo che facevano parte di una banda cominciano a suonare e una signora comincia a ballare. Si crea il tipico clima da mangiata tutti insieme, ma io ero lontano e guardavo il tutto sentendomi amareggiato e arrabbiato.
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Commenti
Phobetor Oniromante ufficiale
Sab 27/4/2013, 0:32
Restare guardinghi
Caro xstreuner,
il sogno sembra dominato da un contesto emotivo piuttosto cupo in cui fai esperienza della sensazione di esserti salvato da un pericolo, non ancora del tutto scongiurato. Il nemico da cui proviene la minaccia è rappresentato (forse) da zombies, spesso utilizzati dal lavoro onirico per raffigurare elementi che riemergono dal passato, che si credevano chiusi definitivamente e che invece ricompaiono non lasciandoci tranquilli.
Il riferimento potrebbe essere a situazioni della vita reale, sia personali ( aspetti sentimentali, relazionali, comportamentali), sia pubblici (parli di difficoltà della razza umana), in cui, a fronte di un cambiamento importante avvenuto (un' apocalisse), non ti è ben chiaro quale sarà il nuovo scenario in cui sarai inserito.
La tua lotta l'hai già combattuta (sei esausto e sporco di sangue), tuttavia, non ti senti ancora salvo; ti infastidisce l'atteggiamento conciliante e accogliente dei tuoi compagni, quasi a ricordare a te stesso che non siete ancora fuori pericolo e che allentare la tensione potrebbe essere deleterio.
La situazione non ti consente ancora di elargire fiducia o di abbandonarti ad una confidenza che valuti come dimostrazione di ingenuità. Occorre restare guardinghi, ma non tutti sembrano rendersene conto.
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