Togliere una spina con un ago da cucito

Scheda sogno:

Ho sognato che mi trovavo in una grande piscina termale, dove c'era anche molta altra gente nell'acqua insieme a me, proprio come accade quando vai alle terme, era una piscina molto grande al chiuso. Mi sembra che dall'acqua uscisse un leggero vapore termale, era azzurro biancastra come quella che si trova in certe terme sulfuree. Era come se stessi osservando dall'alto e mi guardassi nuotare.

Io nuotavo per conto mio, non conoscevo la gente che mi stava intorno, mi muovevo placidamente con la testa fuori dall'acqua, nuotando vagamente a rana. All'improvviso sento un intensissima sensazione di freddo, l'acqua era ghiacciata e io avevo un gran freddo, perciò mi metto a esplorare la piscina cercando un punto dove l'acqua fosse calda, finalmente vi approdo e con un certo sollievo mi immergo fino al collo, immergendo tutte le spalle che mi si erano ghiacciate e mi sento invadere dalla sensazione del calore. Nel sogno non ho una sensazione sgradevole , ma un vaghissimo e molto tenue senso di turbamento.

 

Prima di questo sogno mi è rimasto un frammento di un sogno precedente, che si svolgeva sempre in una grande piscina al chiuso, io mi trovavo sul bordo ed osservavo dei nuotatori, ho un vago ricordo come di un allenamento con tanto di allenatore. Un nuotatore in particolare mi è rimasto impresso, portava un costume a mutandinna e la cuffia nere, la cuffia aveva una riga laterale o forse un logo bianco su un lato. Portava anche un paio di occhialini da piscina sempre neri e se ne stava tutto ranicchiato, appeso , non so se a una scaletta oppure a una postazione da tuffo (come quelle delle piscine olimpioniche). Dava le spalle all'acqua ma non guardava fuori dal bordo della piscina, se ne stava lì, tutto raggomitolato su sé stesso con un'espressione assorta e concentrata, vagamente triste.

 

In seguito il sogno è cambiato e io mi sono ritrovata nella sala da pranzo di casa di mamma, che ora è stata trasformata nella sua camera da letto. La stanza era fortemente in penombra. C'era anche mia madre e io cercavo nel suo necessaire da cucito, nella macchina da cucire e in altri luoghi, un ago per poter togliere una spina che un uomo che non conoscevo aveva conficcata nella sua guancia destra( per me che lo guardavo quella sinistra), cercavo disperatamente , e nel mentre riconosco degli oggetti che appartengono davvero al materiale da cucito di mia madre, come la spagnoletta che usa per imbastire e dove è solita appuntare gli aghi quando non li usa. Non riesco a trovare degli aghi, nonostante in apparenza ve ne siano molti quando li prendo in mano sono o troppo grossi, o spuntati, o arrugginiti, oppure sono quei grossi aghi che mamma usa per cucire i materassi di lana, quindi inadatti per il delicato lavoro che devo fare. L'uomo mi incalza e mi dice di sbrigarmi io cerco di chiedere aiuto a mia madre ma non la visualizzo più e non interagisco con lei. Di tanto in tanto trovo un ago adatto di cui vedo la punta affilata e splendente, ma appena mi rivolgo all'uomo per togliergli la spiana poggio l'ago da qualche parte per aiutarlo a sistemasi a fovore di luce per poter vedere meglio nel compiere l'operazione, poi non trovo più l'ago, lo perdo. Questa dinamica si compi almeno due volte se non di più.

Poi mi trovo in veranda sempre a casa dei miei, ed è giorno, tra le mani ho il viso i mai nipote, lei ha avviatata nella stessa guancia dell'uomo di prima una grossa vite e qualcos'altro, io dovrei toglierla dalla sua guancia ma mi trovo impossibilitata a farlo perché tra le mani ho un ago al posto del cacciavite e quindi nonostante faccia dei vani tentavi, che so essere vani, non riesco nell'impresa. Il sogno è poi più confuso e lo scenario diventa quello del cortile tipo tardo pomeriggio estivo, mia nipote ha i capelli lunghi e di un rosso acceso, io penso che si è fatta la tinta e che le stanno bene, lei ha proprio i tratti per portare quei vanitossimi e leziosi capelli rossi, con noi c'è anche una delle altre nipoti bambine di cui però non riesco a capire l'identità.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

I luoghi del sogno sono in parte reali, anche se alcuni sono profonamente cambiati.Mia madre e mia nipote pure sono presone della realtà. alcuni oggeto di cucito li ho riconosciuti e appartengono senz'altro a mia madre.

Commenti

Scusate se scrivo molto

Scusate se scrivo molto spesso, so che ricevete molti sogni da interpretare. Il fatto è che ho un'attività onirica moto intensa e mi piace poter avere tutti i sogni riuniti in una sorta di diario che in più mi offre anche dei grafici per mettere a fuoco gli elementi ricorrenti e le sensazioni suscitate dai sogni. Se poi si aggiunge anche la possibilità di ricevere un valido aiuto di interpretazione ecco che si spiega la frequenza della mia presenza sul vostro sito.

Inoltre sto attraversando un periodo molto particolare e, come ho avuto amaramente modo di constatare, i mei sogni spesso si sono rivelati sogni premonitori, per cui sono colta dall'ansia di fare una corsa contro il tempo per riuscire ad interpretarli per tempo, anche se è pressoché impossibile. Questo è uno di quei casi, sento che il sogno vuole dirmi qualcosa.

Grazie ancora, scusate la lungaggine!

Ritratto di Lubna

Mondo delle emozioni

Cara Lubna, 

ritengo che le scene oniriche che riporti si riferiscano a sogni differenti. I sogni della piscina e quello degli aghi sono interpretabili con dinamiche differenti e mi sembra riconducano a temi diversi tra loro. Con questa premessa, proveremo a considerarli singolarmente.
Il simbolo della piscina rimanda ad uno spazio chiuso e raccolto in cui immergersi in modo confortevole e rilassante, senza affrontare pericoli o imprevisti; la presenza dell'acqua è spesso evocatrice di aspetti legati al mondo inconscio, in special modo, quello delle emozioni. 
Nel tuo primo sogno, il tuo placido nuotare nella piscina termale (molto confortevole!), “come se ti stessi osservando dall'alto”, rimanda al tuo mondo emotivo in cui ti muovi con tranquillità, pensando di non dover affrontare rischi o imprevisti e di cui conosci il perimetro predefinito. 
In effetti, un elemento di sorpresa si presenta e anche in questa rassicurante situazione, un improvviso gelo scuote il tranquillo equilibrio in essere; simbolicamente, potrebbe essere rappresentativo di un  risveglio inaspettato di aspetti emotivi, improvvisamente fronteggiati ma subito ricondotti entro una logica nota e controllata.
L'utilizzo del verbo “esplorare” per descrivere l'azione che segue l'incontro con l'acqua fredda ha un significato potente se associato al simbolismo dell'acqua (inconscio e mondo delle emozioni): esplori ma poi torni alla rassicurante situazione conosciuta.
 
Seguendo queste riflessioni, si può leggere il secondo sogno (in cui si parla del nuotatore rannicchiato, vagamente triste): viene sottolineata la difficoltà ad entrare in acqua, forse temendo il tuffarsi nel mondo delle emozioni e il misurarsi con esse. Il nuotatore dà le spalle alla piscina, quasi  rinnegando la sua stessa natura e chiudendosi (anche fisicamente) alla possibilità di immergersi nel proprio mondo interiore.
 
Cara Lubna, considerando l'ampiezza dei temi trattati nei tuoi sogni vale la pena fermarsi qui con la promessa di riprendere a breve le interpretazioni mancanti.
A presto!

Grazie

Voglio ringrazziarti per i tuoi chiarimenti, ciò che hai detto risuona dentro di me.

Attendo fiduciosa la seconda trance interpretativa.

Ancora grazie e un caro saluto!

Ritratto di Lubna

Conflitti latenti

Cara Lubna, 

come promesso, ritorno sui sogni non ancora considerati. Il sogno della spina conficcata nella guancia di un uomo sconosciuto che non riesci a togliere potrebbe ricondurre ad aspetti conflittuali legati alla differenza di genere.
L'uomo sconosciuto potrebbe essere una raffigurazione generica del rapporto con il sesso opposto che, in questo contesto, sembra essere complesso e fonte di incomprensioni; è una relazione caratterizzata da un senso di urgenza, da un  dolore che ferisce (la spina nella guancia) che, paradossalmente, può essere lenito solo attraverso altro dolore (un ago che incide).
L'impossibilità di recuperare un ago adatto all'estrazione o il perderlo quando trovato potrebbero indicare l'esistenza di rapporti difficoltosi con la controparte maschile, forse conflitti latenti tenuti sotto controllo nelle relazioni quotidiane ma fonti di fastidio e irritazione; simbolicamente, non riesci a (o non vuoi) soccorrerlo, lasciandolo languire con la spina nel viso.
Per quanto riguarda l'ultima parte del sogno (in cui finalmente brandisci l'agognato ago finora ricercato ma ormai inutile!), sembra riproporre la medesima dinamica di conflittualità latente; il sogno accosta all'immagine dell'innocenza, rappresentata da tua nipote, caratteristiche artefatte e vistose (i capelli lunghi tinti di rosso) che descrivi con aggettivi  (“vanitosissimi e leziosi”) che sembrano suggerire una forma di disapprovazione e di irritazione (non nei confronti di tua nipote che, probabilmente, è stata solo "strumento" del lavoro onirico!) verso gli eccessi e le forzature. 

Grazie mille, mi ha fatto

Grazie mille, mi ha fatto moto riflettere questa interpretazione!

Ritratto di Lubna

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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