Scheda sogno:
- Tipo di sogno: Surreale
- Parole chiave: Voce che mi parla, Uomo senza volto
- Sensazioni: Ansia, Preoccupazione
- Colori: Bianco, Ciano, Nero, Marrone, Rosso, Verde
- Frequenza: Una volta
- Quando?: Nel cuore della notte
Ciao
In questo sogno mi trovo in albergo, in camposcuola con la mia classe. Sono in stanza col mio compagno di banco, vedo la porta aperta sul corridoio e ci sono i miei compagni di classe che girano per l'albergo. Stiamo facendo una cosa, ma non ricordo bene cosa, e all'improvviso sento come una voce nella mia testa che mi dice: "attento sta per arrivare" o "sei in pericolo", non ricordo bene. Al che percepisco che sta per succedere qualcosa di brutto e che devo andarmene in fretta, così inizio a raccogliere tutte le mie cose per andarmene. Vedo arrivare questo uomo senza volto che inizia a lanciarci delle granate. Il mio compagno scappa dalla porta che era aperta e io vengo spinto fuori dalla finestra dall'esplosione della granata, cadendo giù dal palazzo. Cambia l'ambientazione e mi trovo con mia cugina nella camera da letto di casa di mia nonna. So che al piano di sopra ci sono mia sorella, mia madre e un'altra mia cugina. Stiamo facendo un lavoro con degli oggettini di metallo sulla scrivania. Sento questa voce che mi dice:"sei in pericolo, sta per arrivare", inizio a raccogliere velocemente gli oggetti dicendo a mia cugina che dovevamo andarcene, perché sapevo che sarebbe arrivato quell'uomo. Lei sale al piano di sopra per salutare le altre, io invece neanche le saluto ed esco direttamente fuori di casa. Dalla porta vedo il nero e non so assolutamente cosa ci sia di fuori.
Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:
La situazione non ha attinenza con la mia vita reale o almeno mi sembra così.
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Commenti
Morpheus Oniromante ufficiale
Lun 18/11/2013, 2:38
Contorni sfuggenti
Caro ArMeD217 ,
l'immagine dei qualcuno che ci insegue in modo minaccioso nei sogni è spesso interpertata come una rappresentazione simbolica di un vissuto di pressione e di pesantezza effettivamente riscontrato nella vita reale, che ci fa sentire in difficoltà nel doverlo affrontare.
Non è detto che si tratti di eventi estremi o gravi; potrebbe trattarsi di aspetti più “leggeri” e sfuggenti che a livello conscio non attirano la nostra attenzione ma che sul piano inconscio ci appaiono più minacciosi; potrebbe trattarsi anche di elementi della nostra vita interiore che evolvendo recano inevetabilmente il timore del cambiamento.
Anche la presenza dell'uomo senza volto rimanda a una realtà che sfugge, della quale non riusciamo a delineare i contorni e che, proprio per questo, ci fa sentire in pericolo
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