Sono con due miei ex compagni di lice, G.M. e F.B. e quest'ultimo sta parlando di quanto scrivere aiuti a stare bene e sia terapeutico. Non parla molto fluentemente, e non usa termini appropriati, ma io, vedendo che G.M. non è d'accordo, gli vengo in aiuto e dico che, al limite, non è importante scrivere, quanto pensare un'esperienza, per "digerirla" psicologicamente, e che è più importante l'aspetto individuale (pensare) che quello comunitario (scrivere, comunicare).
Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.
I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...
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