Sensazioni nei sogni: Paura

"Proviamoci"

Ho sognato che ero con un mio amico, era piuttosto buio, nulla di luminoso o piacevole intorno. Ricordo solo che io gli dicevo "Proviamoci" e lui rispondeva "Proviamoci". Allora ci univamo in un bacio molto appassionato. Lui mi teneva la testa con le mani. Era piacevole (anche se all'inizio era come se "qualcosa" impedisse che il bacio andasse avanti, non una cosa psicologica, qualcosa proprio in senso fisico, come se le mie labbra non riuscissero a schiudersi.) in contrasto però al mondo che ci circondava, che era buio e triste.

Paura di qualcuno

Ho sognato di andare in cameretta dove c'era mia sorella e stavamo chiudendo la porta per nasconderci da qualcuno che stava arrivando. Però non riuscivamo a chiuderla a chiave,perchè non era una chiave normale,era tipo una penna.

Il coach

Sono in una zona molto verdeggiante sconosciuta in una tiepida giornata di sole. Avanti a me il mio coach un uomo sui 40 anni atletico ed intellettuale dai capelli neri, slanciato vestito in abiti casual. Lo seguo nel percorso piacevole e leggermente collinare. So che anche mio marito ci raggiungerà.

Arriviamo alla meta, un giardino forse di un hotel con una piscina un posto dove non sono mai stata ma che so di conoscere come un ritorno ad una mia esperienza o vissuto del passato (kenya) 

Serpente e salamandra

Mi ritrovo una specie di insetto lungo 4-5 cm e stretto 1cm sul dorso della mano sinistra. Ha una caratteristica: i denti sono quelli del serpente e io temo che mi morda inoculando il suo veleno. Me ne sto ,quindi, il più fermo possibile sperando che se ne vada. Le sensazioni sono di paura ed ansia. Dopo un pò di tempo ,con mio grande sollievo, questa specie di serpente si trasforma in una bella salamandra rossa a chiazze marroni. Mi sveglio 

In treno con una bambina

Ero in treno e avevo in braccio una bambina, avrà avuto circa 2 anni, era curiosa ma timida al tempo stesso cercando riparo tra le mie braccia, sapevo che era mia figlia e stavo andando in stazione e sapevo che mi stava attendendo suo padre, arrivato il treno, faccio fatica a scendere dal treno, i gradini sono ripidi e vecchi e ho paura di scendere e cadere, un braccio, sicuramente un uomo, mi porge lo zaino, so che dentro ci sono le cose della piccola, la bambina comincia a chiamare babbo babbo. e mi sono svegliata.

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