Mi ritrovo nella camera da letto di mio fratello (che non abita più lì e che occasionalmente uso io quando vado a trovare i meie) al piano superiore della casa dei miei genitori insieme a mia sorella, la mia preferita. Dobbiamo partecipare a un programma di bellezza in televisione, tipo Miss Italia, ma non quello. Io devo vestirmi, freneticamente cerco di prepararmi ma sono confusa e non trovo le cose, mia sorella mi sprona a fare in fretta perché manchiamo solo noi e l'organizzazione ci aspetta per dare inizio alla manifestazione. Io con difficoltà riesco a mettermi addosso qualcosa che mi soddisfa, ma sono comunque ancora in alto mare, non riesco ad organizzare il necessario per andare al concorso, sono molto in ritardo. Mi mancano le scarpe e tra tante sparse per la casa scelgo di indossarne un paio nere (in realtà non possiedo queste scarpe), sono delle ballerine molto carine, di pelle o cuoio, basse con cui mi sento molto a mio agio, trovo che siano perfette per come mi sono vestita. Indosso un vestitino/maxi-maglia viola di lanetta rasa e leggera, con le maniche lunghe, che si sovrappone ad altro al modo che si usa adesso, con più strati sovrapposti che lasciano intravedere quelli sottostanti che a me piace molto. Mi sento originale e diversa, credo che al concorso potranno apprezzare la mia eccentricità. Non so poi come decido di cambiarmi e per farlo mi levo le scarpe che poi cerco disperatamente in tutte le stanze senza riuscire più a trovarle, intanto il tempo strige e io ho fretta.Mia sorella è già stata al concorso e mi incita a sbrigarmi ma io dico che non sono pronta, che non farò ami in tempo, non mi sono fatta la doccia, non mi sono depilata le gambe le ascelle e le sopracciglia per cui non posso presentarmi, ma lei mi dice di non preoccuparmi che lì c'è un equipe di estetiste, parruchhieri e truccatori e che mi faranno tutto loro, che è bellissimo e mi faranno diventare una favola,ma io non sono convinta penso che il tempo sia troppo poco e che nemmno loro riusciranno a rendermi presentabile per il concorso, lei però insiste con gli stessi argomenti.

Da qui mi ritrovo al piano di sotto della casa, nel corridoio, dove da sempre ci sono due specchi inorniciati con legno dorato, io sono di fronte a quello sotto la scala, ma non mi sto guardando. Con  me c'è un uomo molto elegante che non conosco e che mi da dei suggerimenti sull'abbigliamento, mi chiede se ho un giubbotto da indossare e io gli mostro il mio piumino (quello che ho nella realtà acquistato l'anno scorso), lo indosso e lo aggancio per intero fino al collo, lui mi da segno di approvare ma mi chiede di sganciare la cerniera poi mi dice di guardarmi allo specchio. Mi volto verso lo specchio e vedo la mia immagine a mezzao busto incorniciata dallo specchio, così come sono ora. Ho i capelli sciolti e sotto il piumino si vede che indosso una camicia bianca con il taglio vagamente maschile ma aperta fino all'incrocio dei seni, come le portano le donne,  sopra un coprispalle di lanetta rasa e leggera viola che possiedo realmente, regalatomi da mia sorella. Sento la voce dell'uomo che mi dice "Ecco, adesso vai bene, sei molto bella, puoi andare ovunque così" . Poi il sogno si fa confuso e io mi ritrovo a frugare dentro la mia borsa, una borsa di pelle nera che utilizzo sempre nella realtà, e scopro che mi hanno rubato il portafogli e qualco'altro di importante, forse il mio diario che spesso porto con me, o il cellulare,  e io sono sempre in ritardo e questo ennesimo impedimento mi fa ritardare ulteriormente, mi sento molto triste per il futo, incredula. Intanto mia sorella mi incita a sbrigarmi al modo di cui sopra sempre con gli stessi argomenti di prima e io sono sempre più scoraggiata. poi il sogno sfuma con me che cerco i miei personali.          

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Il luogo del dsogno è reale, è la casa dei miei genitori così com'è, mia sorella pure è un elemento realistico nel sogno, cosi come anche molti degli abiti e degli accessori che indosso nel sogno. La mia immagine allo specchio mi rappresentava come sono ora realmente.