Stanotte ho sognato che mia sorella defecava in un grosso barattolo di ferro arruginito, era un barattolo molto grande come quelli che solitamente si usano per la benzina, il gasolio, o l'olio idustriale esausto. Era privo del lato superire come una lattina di pomodori pelati. Lei ci defecava dentro tenendosi ai bordi con le mani, mentre io e un'altra mia sorella assistevamo sconcertate all'operazione. Eravamo anche contenete perchè mia sorella è disabile e soffre di un accentuata stipsi. Io pensavo che oramai era tardi per accompagnarla in bagno che sarebbe stato molto più comodo e igienico ma tanto valeva lasciarla fare liberamente.

Riempiva completamente il barattolo facendolo letteralmente traboccare di feci , tanto che ne uscivano fuori imbrattando tutto e facendole scivolare le maini che si reggevano ai bordi. Sembrava non avere fine questa attività e io mi sorprendevo della quantità di feci che stava espellendo, però allo stesso tempo pensavo che le facesse bene, che si stesse liberando di un enorme peso e che filamnete aveva l'intestino completamente libero. Le feci erano solide e sane, ma non secche, anzi scivolose. A un certo punto scende dal barattolo e direttamente  con le mani inizia a mangiare i suoi stessi escrementi con la faccia ficcata dentro il barattolo (sembrava la scena di un film di Pasolini), quindi io la afferro per la testa e la costringo ad aprire la bocca e sputare tutto quello che si è ficcata in bocca.  In questo momento percepisco alle mie spalle la presenza di mia madre che è sopraggiunta allarmata, ma essendo già intervenuta io non si mette in azione. Però non la visualizzo, la percepisco e basta. Ho un po' di difficoltà a compiere l'azione perchè mia sorella è famelica e vorace, ma alla fine ci riesco.

La scena mi disgusta, ma non troppo, non come avrebbe potuto disgustarmi nella realtà, mi domando che cosa si possa provare a mangiare le proprie feci, che sapore abbiano e quanto possa essere disgustoso, ma penso che in fondo non sono nella mia bocca, ma nella sua.

Penso di portarela in bagno per lavarla accuratamente e immagino a quanto sarebbe stato meglio se l'avesse fatta nel bagno, ma la cosa comunque non mi secca. Poi il sogno finisce.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Mia sorella è disabile ma nella reatà non ha un margine di movimento che le permetterebbero relmente di compiere quelle azioni e nemmeno le capacità cognitive per farlo.

La sua stipsi è un problema per la sua salute che in famiglia ci richiede costanza e attenzione. La presenza di un'altra mia sorella è un altro elemento di relatà e anche il luogo è legato al reale, la casa dei miei genitori.

verso la fine del sogno sento ala presenza di mia madre.

Il resto è del tutto surreale