Altro dei miei sogni sempre molto strani.

Mi trovavo insieme a due persone (due ragazzi) sulla sponda di quello che sembrava un lago o acqua di mare, la sponda era di sabbia grigia e l'acqua apparentemente pulita, tuttavia io sapevo che quella era in realtà una palude e che vi era stato trovato qualcosa di sporco, non ricordo se un cadavere di qualche animale o altre cose simili. Per questo motivo, io non volevo entrare in acqua mentre gli altri che erano con me non sembravano affatto spaventati. Guardavo all'orizzonte e si vedevano le piante cresciute sull'acqua, lo scenario era grandissimo e le piante di un verde molto chiaro. Insomma, non so come alla fine mi convincevo ad entrare in acqua ma solo per pochissimo tempo, facevo qualche bracciata ma non vedevo l'ora di uscire e iniziavo a tornare indietro. Davanti a me spuntava dall'acqua una simpatica foca marrone che mi guardava. L'acqua da fuori sembrava pulita ma nel sogno io riuscivo a vedere anche la parte più profonda ed era marrone e polverosa. Credo fosse infestata dai coccodrilli.

Cambia la scena e mi ritrovo sulla stessa sabbia grigia ma non vedo più la palude, vedo un lago e la riva è più grande. Sono con il mio fidanzato e ci sono molte persone, forse c'è una festa o qualcosa del genere. C'è una mongolfiera colorata a strisce color arcobaleno che vola in cielo, io non so come so che cadrà anche se nessuno lo sa ancora, e allora dico al mio ragazzo di spostarci subito di lì. Andiamo via e ci mettiamo sulla soglia della porta di una casa. Pochi istanti dopo la mongolfiera "impazzisce", inizia a vorticare nell'aria colpendo esattamente il punto dove un momento prima mi trovavo col mio fidanzato. Io gli dico di spostarci di lì ed entrare in casa, lo facciamo e subito dopo la mongolfiera colpisce anche la soglia della porta dove ci trovavamo un attimo prima.

A quel punto inizia a scoppiare un violento temporale, con fulmini, lampi, vento e pioggia fortissima, allora io dico al mio ragazzo di rimanere dentro casa, dove c'è anche mio padre, e inizio a chiudere tutte le finestre e abbassare tutte le tapparelle, notando che sono vecchissime e molto rovinate e mi chiedo come possa una casa simile resistere ad una tempesta così violenta, eppure allo stesso tempo mi sento al sicuro perchè dentro di me so che resisterà. In casa c'è anche un vecchio, magro, orientale, su una sedia a sdraio, fermo e io per chiudere una delle finestre sposto la sua sedia.