Nella letteratura di riferimento per l'interpretazione dei sogni la casa è frequentemente associata a due elementi: o al corpo (quindi, agli aspetti più fisici), o alla personalità (quindi, a quelli più mentali, che si manifestano in comportamenti, esprimono emozioni e fanno capo a precise cognizioni).

Nel quotidiano, la cucina è, in molti casi, la parte della casa più vissuta: luogo familiare e di ritrovo con i commensali, spazio in cui si lavora, si prepara e si riassetta. Sulla base delle informazioni riportate, sono spinto a interpretare il sogno in una chiave di lettura connessa all'elemento “personalità”. Le azioni che descrivi sono legate al “prendersi cura” di qualcosa che è molto vicino e alla consapevolezza di vederlo cambiare sotto i propri occhi. I termini utilizzati sono espressione di un approccio quasi artistico, in cui ricerchi la bellezza e l'attenzione al dettaglio. Non usi il termine “imbiancare”, come sarebbe appropriato per descrivere l'azione meccanica e non emotivamente coinvolgente di ritinteggiare i muri, ma scegli “ri-dipingere”: stai ritornando su qualcosa che avevi già creato in passato, che aveva già una sua forma e che ora sta mutando per opera tua, sia negli elementi più radicati (i muri), che in quelli meno definitivi (i mobili).

Il camuffamento operato dal lavoro onirico non consente qui di individuare chiaramente l'oggetto reale a cui sono rivolte queste cure; potrebbe trattarsi di caratteristiche personali o atteggiamenti che sono in via di cambiamento oppure, estendendo il campo, potrebbe riferirsi ad aspetti relazionali con persone molto intime oppure, ancora, ritornando alla interpretazione casa-corpo, di cambiamenti fisici. Le esperienze e i vissuti attuali del sognatore potrebbero dare indicazioni preziose.

Quando potete, forniteli per aiutarci a formulare interpretazioni più precise!

Un caro saluto, Audace!