E' il giorno del mio matrimonio e mi avvicino all'entrata della chiesa  con un compagno che non conosco. Lui è vestito di nero, io con un abito lungo, rosso vivo. Il prete lo fa entrare e poco dopo mi accompagna dentro, tenendomi sottobraccio. La chiesa è molto vecchia e grande, aperta, senza soffitto e senza la parte destra e frontale del muro, dove si scorge un bel tramonto. Ci sono colonne ricoperte di edere e fiori. la chiesa è gremita di persone, tutte sorridenti che mi guardano avanzare. Io sono estremanente felice e imbarazzata. Cammino un po' incerta per via dei tacchi alti e del pavimento sconnesso. Sento i commenti e sono tutti positivi. Il prete a metà strada mi lascia, per farmi accompagnare da una donna di mezza età. Arrivo dal mio compagno che mi prende la mano e mi sorride felice e così tra sorrisi ed occhiate complici aspettiamo che tutto inizi. Questo senso di felicità esagerato non se ne va mai. Manca l'altare ed al suo posto c'è un sentiero lastricato con qualche albero verde, ingobrato da oggetti ( alcuni secchi e attrezzi da muratore e oggetti sacri) che poi vengono rimossi. Si presentano danvanti a noi un gruppo di quattro ( forse sei ) uomini sud africani che ci salutano e ci stringono la mano facendoci gli auguri e dicendo di voler far festa. Il mio compagno me li presenta come "quelli che ho incontrato ieri sera".Sono tutti molto alti ma uno in particolare supera i due metri e più. Il sogno finisce così, tra sorrisi, felicità e attesa.