Società segreta e missione

Scheda sogno:

Qualche tempo fa feci un sogno piuttosto complesso che adesso mi sfugge nei dettagli. Anche lì c'erano treni, metropolitane, centri commerciali. tutto mi sembra cominciare quando la metro chiude, di sera, e non so come tornare a casa. sono angosciata, ho paura, ho anche le valige, e non voglio aspettare per strada un tram che dovrebbe passare. Chiedo ad una locanda di immigrati, senza far notare la mia ansia, e mi danno indicazioni in modo rude. Alla fine decido di prendere il taxi, anche se non sono sicura di avere i soldi. Controllo il portafogli e mi convinco che dieci euro basteranno, perchè non abito molto lontano. Allora chiamo il taxi. Qui ho un vuoto, comunque ricordo che dopo, nel tran tran quotidiano in una città umida, piovosa, agitata da scontenti popolari e intrighi insurrezionalisti, mi ritrovo coinvolta in congiure e rivolte, mi muovo guardinga tra palazzi e ordisco trame poco chiare, le strade sono fangose, un filo di luce illumina le vie strette di una città ancora una volta a metà tra milano e una londra ottocentesca.Il crepuscolo si avvicina, il caos delle strade è notevole, all'improvviso succede qualcosa di forte, uno sconvolgimento politico, non so, e devo fuggire con i miei complici. ci rifugiamo in una vecchia cantina anonima, piena di cianfrusaglie e mobili rotti, ma dei nemici ci scoprono e devo fuggire dalla finestra. I miei amici in preda al panico non sanno cosa fare, ma io non perdo il mio sangue freddo e decido di contattatere tramite una cabina telefonica un altro gruppo di nsotri comlici per dargli indicazioni sul da farsi in questo momento delicato in cui temiamo di aver completamente fatto fiasco. Ma io non dispero, dico di cercare una moneta e utilizzare un linguaggio cifrato. Uno dei miei seguaci, a cui odrino di telefonare, mi chiede quale può essere la frase criptica che consente di far capire solo ai nostri complici la nostra identità, e utilizzo il vangelo di san paolo, perchè fa parte della nostra cultura condivisa. il seguace, colpito dal mio acume, telefona. egli ha il volto del mio tutor universitario, col quale nella realtà c'è un rapporto di amicizia ma anche professionale, in cui sono sua subalterna. dopo la telefonata scappiamo, fiduciosi nel buon esito della telefonata e delle azioni dei complici che ci attendono, ma fuggiamo in fretta e cerchiamo di allontanarci dalla strada, poichè sappiamo che i menici ci braccano. e il sogno finisce, col batticuore. nonostante il ritmo avventuroso, nel sogno non ero angosciata, ma frenetica. soltanto nella parte con i mezzi, fino al taxi incluso, avevo paura. durante le varie fughe invece qui ero abbastanza tranquilla, padrona di me stessa, determinata e coraggiosa.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

Leggi tutto

Cosa aspetti?

registrati GRATIS
e comincia a scrivere
il tuo...

DIARIO DEI SOGNI