Assassinio e fuga in Brasile

Scheda sogno:

Ciao a tutti! Sono una ragazza di 29 anni, piuttosto pacifica.

La scorsa notte ho fatto un sogno molto particolare, premetto che non avevo visto nessun film inquietante, tutt'altro.

Il sogno è stato piuttosto lungo e ansiogeno, purtroppo non ho scritto tutti i particolari, ma quando mi sono svegliata ne ricordavo tantissimi, così come lo svolgimento temporale del sogno, veramente ricco di eventi. L'evento principale era la mia consapevolezza di essere un'assassina. Questo mi faceva orrore, perché mi sono sempre ritenuta distante dalla violenza e dagli istinti omicidi. Al senso di schifo per me stessa e la mia azione si univa il profondo senso di colpa per l'azione commessa. Tuttavia non ero da sola: ero la complice di un'altra persona, il misfatto era stato compiuto da entrambi, Mi pare che l'altra persona fosse un uomo a me familiare, ma in effetti nella vita reale non esiste. Ero legata a questa persona, e la responsabilità dell'omicidio ricadeva su entrambi allo stesso modo.L'angoscia nel sogno era notevole perchè alla paura di essere scoperti si sommava il tentativo di vivere una vita normale. Non so chi fosse la persona assassinata e perché, sapevo solo di essere un'assassina. Nel sogno poi giravo in città, fingevo insomma una vita normale, mi trovavo ad un certo punto in un centro commerciale, guardavo la bigiotteria, i profumi in mezzo alla gente, ma senza comprare niente, guardinga come una ladra, come se la gente potesse leggermi il terribile segreto semplicemente guardandomi in volto.

Ad un certo punto per sfuggire alla responsabilità del fatto e alla terribile pressione psicologica decidevo di trasferirmi e ricominciare una nuova vita, e avevo l'accortezza di scegliere un posto in cui fosse impossibile l'estradizione. Mi ritrovavo così in una solare città del Brasile, cercavo il lavoro, stranamente anche lì mi trovavo in mezzo a negozi, chiaccheravo in una strada illuminata da vetrine e luminarie del posto, verosimilmente con una signora che voleva assumermi nel suo negozietto. Io mi sentivo sollevata all'idea di essere in Brasile, e sapevo che sarebbe venuta anche l'altra persona, ma mi sembrava veramente lontana al momento e ciò in qualche modo non mi dispiaceva. Il sogno sfuma su me nella allegra città brasiliana, che alla felicità di una vita nuova unisco la consapevolezza della tremende colpa. Dall'iniziale angoscia e grigiore sono passata alla nuova vita colorata del Brasile, ma nonostante ciò mi sono svegliata di soprassalto col cuore a mille.

Commenti

Conflitto tra istinti e giudizio morale

Cara valentina13,
spesso l'atto di uccidere nei sogni è associato a impulsi e istinti repressi che spingono per manifestarsi. Tutto ciò che viene rinnegato (tipicamente, legato al mondo della sessualità o dell'aggressività) non viene cancellato ma semplicemente nascosto in modo inconsapevole in meandri inconsci dei quali noi stessi non siamo a conoscenza. 
Condizioni di pressione interna o esterna provocano spesso la necessità di scaricare un accumulo eccessivo di tensioni;  attraverso l'immagine dell'uccisione altrui, l'elaborazione onirica contribuisce a scaricare impulsi e desideri bloccati o negati che trovano così una modalità per manifestarsi in forma liberatoria.
L'istinto sottese, ovviamente, non è quello di uccidere ma quello di eliminare simbolicamente, nel senso di porre fine, una spinta o un impeto che dobbiamo mettere a tacere e inibire.
Probabilmente, non è un caso che "il misfatto sia compiuto" da te e da un complice uomo, al quale senti di essere legata nel sogno. Il riferimento potrebbe essere agli istinti di natura sessuale che si manifestano oniricamente riuscendo a superare le inibizioni ma che subito dopo provocano i sensi di colpa, che caratterizzano la seconda parte del sogno e che si mischiano al tentativo di far finta che nulla sia accaduto. 
A livello inconscio sembra emergere un conflitto tra l'abbandonarsi ai propri istinti e desideri e il giudizio morale di sé stessi che ne deriva.
 

Ciao Morpheus! grazie per l

Ciao Morpheus! grazie per l'attenzione che hai prestato al mio sogno. Effettivamente hai centrato il cuore del problema, perché spesso vivo un conflitto interno tra le scelte dettate dall'istinto e il severo giudizio della ragione. Forse quel che vorrei assassinare sono proprio le critiche, interne ed esterne, alle mie scelte istintive, ma anche qui la duplicità del mio atteggiamento riemerge, perché spesso mi ritrovo a mettere in dubbio i miei istinti e a parteggiare per la ragione.

Se l'atto dell'uccisione è un simbolo forte, riferibile a sessualità o aggressività, e rappresenta lo sfogo dell'istintualità repressa e giudicata, la fuga da esso a cosa allude? Al fatto che anche nel sogno tendo a giudicare la dimensione istintiva?

Un caro saluto e buon lavoro.

Ritratto di valentina13

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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