Mi trovo in un contesto lavorativo di ristrutturazione, all'esterno e un mio amico collega, nel tentativo di superare il tetto di una costruzione,  urta i cavi elettrici di alta tensione con una scala metallica. Dopo alcuni secondi, cercando di divincolarsi e staccare la scala, riuscendoci, conferma di aver preso una forte scossa e di sentirsi male. Il mio atteggiamento è di compassione, di conforto e propongo di accompagnarlo all' ospedale. Saliti nel furgone con me alla guida, iniziano però notevoli difficoltà dovute alle condizioni stradali a seguito di quella che sembra essere una esondazione. Prima neve che rende scivolosa la strada, poi in una rampa in salita, piena di fango, un'auto esce di stada come presa dal panico per il sopraggiungere di un'autotreno che esce nello stesso punto. Proseguo cautamente ma alla sommità c'è un ponte interrotto con degli operai al lavoro. Mi fermo e noto a sinistra la stada percorribile che costeggia un'argine e la imbocco. La luce della scena è di un pomeriggio plumbeo, dopo un temporale. A questo punto mi ritrovo all'interno di un bar ( come per riprendermi dalle fatiche per un caffè) e insieme a me ci sono 2 uomini anziani. Uscendo per tornare al furgone il più anziano procede fianco a me e per non darli fastidio e poter prendere direzione per furgone accellero il passo. Ma accellera anche lui come segno di opposizione. Con un gesto di stizza mi scappa una imprecazione nei suoi confronti e inizia una fuga con qs persona che mi insegue e minaccia di picchiarmi. Mi infilo in un corridoio e mi rifugio in quello che sembra uno sgabuzzino/bagno. Dopo un pò esco ma ritrovo, uscendo dal corridoio, la stessa persona intenta a lanciarmi delle pietre. Una corsa affannosa con difficoltà a risalire nel furgone ma si riparte. Il mio amico è sempre seduto accanto intontito dolorante ma calmo. Di nuovo fango dappertutto e davanti a noi 2 furgoni che scendendo in un avvallamento profondo faticano a procedere  e risalire a causa della melma. Decido di cambiare direzione ma mi ritrovo a galleggiare nel fango procedendo con molta difficoltà spingendo il furgone coi piedi tipo pedalò seduto alla guida. Arrivati al margine ancora operai al lavoro sulla strada e salendo sul marcipiede riesco a proseguire, ma ora mi ritrovo in viuzze strette di un paese con le costruzioni a lato della stada. Dopo un pò la situazione migliora ma pur non avendo ancora raggiunto l'ospedale, le strade le aiuole tornano normali e anche il cielo si stà rasserenando. Mi sveglio.

Questo è stato un sogno premonitore, ecco il riscontro nella vita reale:

iniziata da poco attività artigianale, e l'amico è un compagno di lavoro, alcuni particolari sono riconducibili alla realtà. Nonostante il ripensare e scrivere il sogno abbia favorito una comprensione, se ce ne sarà possibilità gradirei una interpretazione. In particolare i simboli: Amico ( quale parte di me rappresenta?) Anziano che mi ostacola, minaccia? (figura paterna?) grazie per la vostra disponibilità.