Sottopasso pieno di grano

Scheda sogno:

Salve..
Ho sognato di essere in palestra a fare non so bene che fila per cosa , quando mi rendo conto di essere in un terribile ritardo. Mia madre mi stava aspettando al cimitero ed io ero ancora li.
La palestra, che mi sembrava fosse in una di quelle strade del mio paese di origine dove passavo il tempo con i miei amichetti a giocare, era piccolissima ..ma mi sentivo a mio agio.
Fortunatamente davanti la porta si ferma un mio amico in macchina e si offre di darmi un passaggio.Non mi porta al cimitero, ma mi lascia davanti una piazza grandissima, bianca, piena di aiuole, cinta su tre lati da edifici e mi dice che nell'angolo a destra troverò una porta che apre su un passaggio che mi porterà in un attimo dove devo arrivare.
Attraverso la piazza e dietro di me noto tre vecchiette in lutto che chiacchierano sottovoce, sedute su una panchina. Non ci do peso e raggiungo l'incavo buio stretto e gocciolante,  fra i due lati dello stabile.

Devo scegliere fra due porte piccolissime, basse e strette scure.Quella a destra sembrava quasi quella dei locali tecnici,di metallo scuro con tanto di cartello sul fronte ( ma non ricordo cosa recitasse). Quasi impaurita , riluttante all'idea di entrare li dentro, cerco un interruttore , che però non funziona. Mi faccio forza ed apro la porta a sinistra.
Una volta spalancata la porta rimango sorpresa: invece del sottopassaggio che immaginavo mi si presenta una vera e propria galleria illuminata da una luce gialla,tutte le pareti rivestite di "giallo", grandissima,  pieno di gente che cammina con delle candele in mano . Ovunque sono parcheggiati grandi carri in legno pieni di chicchi di grano, spighe, vasi smaltati. Un posto meraviglioso ed opulento. .. le persone presenti  fanno quasi "pellegrinaggio" a questi carri. Il ricordo di mia madre in attesa però,  mi riporta al perchè fossi li quindi, promettendomi di tornarci quanto prima,cerco di raggiungere l'uscita.
Nel tragitto vedo un mio zio defunto , con la fiaccola in mano che passa guardandomi a malapena. In pochi passi arrivo vicino l'uscita e vedo la luce del giorno che entra da una porticina posta su una piccola salita. Sulla porta noto un'altra mia zia defunta in piedi che chiacchiera con mia nonna in lutto seduta su una sediolina li vicino.... mi sveglio.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Ho sognato il mio paese di orgine, dove sono tutt'ora i miei. Io da una decina d'anni sono fuori non torno molto spesso. Ho rivisto i posti che frequentavo quando ero piccola e uno dei miei amici di sempre.

La piazza grande ed il tipo di edifici, rispecchiano più la città dove vivo adesso.

Inoltre la presenza dei carri in legno, si avvicina molto alle tradizoni ed usanze del mio paese. Una volta all'anno c'è una corsa con carri in legno trainati da buoi.Chi vince porta il santo patrono in processione. Entrambi i miei nonni furono fondatori di due fazioni (in due paesi diversi) con gli stessi colori (giallo-rosso).

I miei zii apparsi in sogno sono fratelli di mia nonna materna, che ho visto sulla porta. Il paese però non è quello "loro" ma quello dove sono vissuta io (il paese di mio padre)

Il tutto si sviluppa nella quotidianetà..la palestra,le file,  le passeggiate da sola ... 

Commenti

Riflessioni

Cara elaF,
la dimensione del tempo nel nostro inconscio non segue le medesime logiche cui noi la sottoponiamo nella nostra vita corrente.

Nell'inconscio, il passato, il presente e il futuro si sovrappongono e si intersecano originando spesso situazioni apparentemente incomprensibili secondo i nostri criteri razionali.

Il tuo sogno sembra portare alcuni riferimenti del passato nel tuo presente: i luoghi, i personaggi e le situazioni rimandano a ciò che vi è stato nella tua vita anni addietro.

Molte delle persone che incontri hanno fatto parte del tuo passato ma non sono più nel tuo presente (i parenti deceduti che incontri nel tuo paese d'origine hanno proprio la funzione di riportarti indietro nel tempo, quando davvero li incontravi e li vedevi passeggiare per le vie).

Il sogno forse è una riflessione sulle tue scelte e sul tuo percorso, per riconsiderarlo, per confermarlo, per prenderne atto: il ritorno da tua madre nel tuo paese di origine con lei che "ti aspetta e che ti riporta al motivo per cui sei li", la necessità di scegliere fra le due porte piccolissime, la scoperta di un ambiente ricco di risorse e opulento finora ignorato, sono elementi che rimandano ad un processo di valutazione e di riflessione sul tuo contesto di origine, per alcuni aspetti dimenticato e ormai lontano dal tuo quotidiano, reso presente ed attuale dal tuo "ritorno a casa" onirico.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

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