Buona sera a tutti/e, premetto subito che io non sogno quasi mai, o meglio quasi mai mi ricordo i miei sogni.

Stamattina, stranamente, mi sono ricordata il sogno che ho fatto e ho pensato che valesse la pena approfondirlo.

Il sogno era praticamente questo: io e mia madre siamo a Firenze (città dove vivo mentre mia mamma vive nel mio paesino dove sono nata) e precisamente siamo alla fermata di un bus che prendo sempre. Con con noi c'è la mia gattina piccolina (che ora è adulta) ma che invece di essere bianca con le toppe grigie come è veramente, è rossa (nella realtà è una gattina selvatica e nemmeno si fa accarezzare, quindi figuriamoci se me la porto con me in giro!) Io ho una gran paura che scappi, mia mamma la tiene come meglio può, la gattina è spaventata da morire, mentre mia mamma è tranquilla, quasi non le importa che fugga via. Mia mamma si va a sedere in una panchina vicino alla mia fermata (che realmente non c'è) e mi chiede di farle una foto (nella realtà mia mamma non me lo chiederebbe mai). Lascia la gattina che scappa. Mia mamma è comunque sorridente, io invece sono disperata e le corro dietro. Giro l'angolo e al posto della mia gattina, ci sono due gatti adulti di colore rosso. Uno bello e un gatto bruttino con gli occhi stretti e molto magro. Non so come ma sento una voce (la mia) che mi dice: "se vuoi recuperare il gatto bello, devi recuperare prima quello brutto". E così faccio: chiamandolo riesco a prendere in braccio il gattino brutto, che è pure ruvido, ma quello bello per un soffio mi scappa di mano.

Un grazie a chi mi vorrà aiutare.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

In questo momento della mia vita sono molto preoccupata su cosa fare dopo la laurea. Vorrei andarmene all'estero per qualche mese, è una cosa che voglio da sempre, sia per approfondire la lingua sia per mettermi alla prova. Ma a volte quando ci penso mi prende una gran paura di questo viaggio, anche se ancora non l'ho programmato. Ho sempre avuto gatti nonostante a mia madre non piacciano per niente, ma tutte le volte che sparivano o morivano, per me è un nuovo trauma.