Cara Carla,
il sogno che descrivi mi offre l'occasione per sottolineare una regola generale relativa all' interpretazione: i sogni non possono essere riportati da altri, anche se si ritiene di farlo in modo preciso e fedele. Se è vero che il sogno è uno dei canali privilegiati attraverso il quale il nostro inconscio ci parla, è evidente che non possiamo delegare nessuno a trasmetterne i contenuti. Solo l'individuo-sognatore può cogliere le sfumature del materiale onirico, intravedere le profondità e riportarne in modo “vissuto” le percezioni e le emozioni provate. Nel raccontare un sogno altrui  subentra, inoltre, anche l'inconscio e il vissuto del narratore, con tutti i suoi riferimenti simbolici e le sue emozioni , ovviamente, diversi da quelli del sognatore. 
 
Dopo questa pedante ma indispensabile precisazione, posso provare a formulare qualche considerazione che, date le premesse, potrà solo fornire qualche spunto di riflessione. 
Per tua nipote, il vederti con caratteristiche diverse dal normale, ammalata e con un sguardo allucinato potrebbe essere un modo per rappresentare una sensazione (che sfugge al pensiero consapevole) di lontananza e di distacco: nel sogno non corrispondi al modo in cui lei si  aspetta di vederti.
I motivi potrebbero essere svariati quali, solo a titolo di esempio, un eccesso di stanchezza o di preoccupazione che fanno temere che tu sia sul punto di crollare (immagine rappresentata a livello onirico dalla malattia e dallo sguardo impressionante)