Un tuffo nel mio passato da "pendolare"

Scheda sogno:

Sono in treno in compagnia di una persona, femminile, che non riconosco ma di cui mi fido. Treno nord stazione di Milano, ci sono cambiamenti, mi piace. Poi mi ritrovo in autobus, abbastanza affollato. Sono seduta accanto a questa persona che è molto calma e sicura di sè. Per un attimo rivedo una mia cara amica, con molto piacere, sono anni che non ho più contatto con lei. Non parliamo ma ci sorridiamo. Ad un certo punto mi agito, ho paura di non trovare la mia fermata per scendere. E' buio, fuori. Davanti a me una persona, non seduta, mi parla, non la conosco. Mi alzo per vedere meglio fuori e vedo la stazione ferroviaria (siamo di ritorno) penso di scendere ma la persona che è con me mi fa capire di non farlo. Intanto il mio posto è stato occupato da chi mi aveva parlato. Sono dispiaciuta, mi rendo conto di tutto ciò e mi risveglio con piacere.

Commenti

Momenti di passaggio

Cara Lella,

il tuo sogno presenta molti aspetti simbolici interessanti da un punto di vista interpretativo. Spesso i sogni che parlano del nostro passato avvengono in momenti di passaggio della nostra vita e ci aiutano a sottolineare ciò che eravamo e ciò che stiamo diventando o già siamo. Anche il simbolo del viaggio è evocatore di un percorso che stiamo compiendo; nel tuo caso, si tratta di un tragitto che conosci ma che presenta, al contempo, novità che gradisci (“treno nord stazione di Milano, ci sono cambiamenti, mi piace”). Uno dei simboli centrali del sogno è la presenza (non a caso) femminile che ti accompagna, “che non conosci ma di cui ti fidi”: si tratta di una sorta di tuo alter ego, una parte di te che fai ancora fatica a riconoscere che ti sta guidano verso l'evoluzione che stai affrontando, capace di decidere e di visionare in modo lucido la realtà circostante (la descrivi come molto calma e sicura di sé), che ti guida e ti contiene nel momento dell'inquietudine e dell'indecisione. Il timore di non trovare la fermata giusta è l'immagine con cui dai forma alle tue paure di affrontare il cambiamento, che sembra rispondere alla domanda “E se sbaglio, cosa succede?” mentre la persona che ti parla e che ti occupa il posto sembra rappresentare tutto ciò che ti distrae dalla meta (interiore e personale) verso la quale sei orientata. Fortunatamente, l'alter ego elaborato dal lavoro onirico è capace di rassicurarti e fornirti le giuste intuizioni su cosa sia meglio fare: senza parlare ma in modo inconfondibile, ti invita a non ripetere e perpetuare il passato (rappresentato dallo scendere alla fermata della stazione, dove probabilmente era abitudine fermarti nella tua vita reale passata) ma a proseguire il viaggio intrapreso, accettando il cambiamento e affidandoti alle tue intuizioni.

grazie, molto interessante

quindi se ho capito bene sono sempre io che decido delle situazioni, forse è dettato anche dal fatto che dovevo intraprendere una uscita proprio con il treno dopo tanto tempo.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

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