Davanti a me c'era un uomo seduto, legato. Era sulla trentina, capelli corti, biondo, era sudato, parlava velocemente ma non riuscivo a capirlo. Era un militare, l'ho riconosciuto subito grazie all'abbigliamento mimetico, quindi ho pensato subito fosse americano, in realtà poi mi sono accorta che parlava una lingua molto simile al francese. Dall'accento, dalle parole, almeno, sembrava francese ma non ne sono sicura. Le gocce di sudore gli colavano dal viso, parlava freneticamente, la voce però mi arrivava bassa. Da lì ho capito che era una registrazione, un video.
Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.
I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...
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