La colazione

Scheda sogno:

Mi sveglio, mi trovo in casa di mia madre, dormivo sul divano. Entra nella stanza la compagna del mio titolare accompagnata dallo stesso. Lui tace, parla solo lei, mi domanda se voglio fare colazione, non accetto; lei insiste e alla fine non rifiuto un pò per cirocostanza, un pò per costrizione. Al posto di caffè e cornetto chiedo delle lenticchie, ma con l'aggiunta di pepe. Seduta sul divano alle mie spalle, c'è la mia collega, è arrabbiata perchè anche lei non può rifiutare, come me chiede delle lenticchie, ma come spezia preferisce l'aggiunta di "Giulio Cesare". Rimango sorpreso e mi domando cosa sia quella spezia di cui non ho mai sentito parlare.

 Non vedo altro, tranne che il lampadario che non è sospeso sul soffitto, ma si trova ai piedi del divano e improvvisamente si adagia sul muro, senza rompersi.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Questo sogno l'ho fatto prima di sapere che il mio titolare mi proponesse la riduzione dell'orario di lavoro. Mi trovavo in casa di mia madre e il divano (letto) è quello in cui dormivo fino a prima di sposarmi. Con mia madre non sono mai andato d'accordo. Il mio titolare ha cambiato atteggiamento con me e la mia collega da quando sta con la sua attuale compagna.

Commenti

Risentimento

Caro Giovanni,

mi sembra che il sogno dia sfogo all'ostilità e al risentimento che provi nei confronti della persona che si è frapposta fra te e il tuo titolare. La scena inizia con una sorta di irruzione in una tua area personale e privata (sei a casa di tua madre, disteso sul divano); si tratta di un ingresso poco gradito da parte di una persona non desiderata e non invitata, che raffiguri sottolineandone la prepotenza nei tuoi confronti e la predominanza sul tuo datore di lavoro (è lui che accompagna lei; è lui che tace e lei che parla). La prepotenza continua a manifestarsi, dopo l'irruzione, in una sorta di ordine (non ha le caratteristiche usuali dell'invito) di fare colazione insieme. Nonostante il tuo rifiuto, ti rendi conto che i rapporti di forza giocano a suo favore e, tuo malgrado, sei costretto ad adeguarti alla sua richiesta. Tuttavia, in un slancio di orgoglio e di ribellione scardini completamente le regole dell'interazione e, invece di ordinare caffè e cornetto, chiedi per colazione lenticchie con pepe! Hai dovuto accettare ciò che non ti era gradito ma non accetti di sottostare alle regole e agli obblighi dettati da chi non riconosci nel ruolo. Tale atteggiamento di sfida è assunto anche dalla tua collega che, seguendo il tuo esempio, chiede lenticchie “con l'aggiunta di Giulio Cesare”. Credo che il pepe serva a sottolineare simbolicamente la profonda irritazione che provi e che il riferimento a Giulio Cesare voglia evidenziare la fierezza “imperiale” con cui tenete testa alla prepotenza e all'arroganza percepita nella situazione.

Utilizzando un aforisma di Jean de La Fontaine, mi sembra che il messaggio del sogno possa riassumersi in un “Mi piego ma non mi spezzo”, inteso come un adattarsi a una situazione senza arrivare a subirla in modo umiliante (anche il lampadario, nonostante sia sottosopra e in una posizione innaturale, resta intatto senza rompersi, sfidando le leggi della fisica a dispetto delle aspettative).

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

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