Spero di ricevere un'interpretazione di questo sogno, visto che sembra davvero molto significativo per me. 

Ho sognato di dover andare in una clinica psichiatrica. Mi ci portava mia madre con la zia del mio ragazzo, dovevano iscrivermi lì e lasciarmici. In realtà sembrava più una specie di college-ospedale, dopo aver fatto il test attitudinale venivo assegnata alla classe di scenografia e creazione abiti. Io ci rimanevo un pò male, visto che mi aspettavo di venir assegnata al corso di illustrazione. Ma non ci pensavo, e iniziavo a seguire il corso di un professore-medico molto bravo e intelligente, per cui non mi dispiaceva più di tanto di essere stata assegnata a lui: A seguire le sue lezioni con me c'era un altro ragazzo, tale Andrea, coi miei stessi problemi. A tratti sembrava un mio amico dell'accademia, un depresso con traumi amorosi cronici che mi contatta solo per sfogare le sue infantili paure. A lui il professore non piaceva affatto, lo disprezzava e a volte saltava le lezioni, ma io ero riuscita a stringere un buon rapporto col mio insegnante, tanto da confessargli il fatto che mi dispiacesse di non esser stata assegnata al corso di illustrazione, ma che in fondo mi andava bene così perchè mi avrebbe "terrorizzata", e comunque stavo andando bene col corso di scenografia. A volte i miei genitori mi venivano a trovare, e mangiavamo assieme al fast food lì vicino.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Il sogno ricalca pesantemente la mia situazione reale. Sono appena uscita dall'accademia di belle arti e dal corso di pittura (e non ho mai avuto il minimo contatto con gli studenti di scenografia), da cui ho tratto un iniziale entusiasmo sostituito poi da profonde delusioni, paure e periodi depressivi legati al licenziamento del mio ragazzo e al successivo periodo da disoccupati. Il fardello del lavoro ora grava quasi interamente sulle mie spalle dato che lui è troppo vecchio per trovare un lavoro, con le attuali leggi del lavoro. A 37 anni sei fiscalmente morto.

La zia del mio ragazzo ci ha aiutato economicamente, ma ad ogni sua visita riesce solo a far pesare la situazione sulle spalle del mio ragazzo perchè lo tratta come uno stupido che non vuole lavorare, lasciandolo ogni volta sfibrato e depresso. 

L'illustrazione è il campo lavorativo in cui mi piacerebbe lanciarmi, ma sento di non aver appreso sufficienti abilità da riuscire ad avere il successo minimo per mantenere un posto lavorativo. In generale, l'accademia non mi ha insegnato un bel niente da offrire al mercato del lavoro, per questo sono davvero "terrorizzata" da questo campo e dal futuro. Mi sento sola, abbandonata a me stessa e incapace di risollevarmi, senza il tempo necessario per apprendere ciò che mi serve per essere competitiva.

Non è la prima volta che sogno l'università, o comunque un luogo che le assomiglia parecchio, dove apprendere cose nuove.