Viaggio strano

Scheda sogno:

Il sogno inizia nella cucina della casa in cui ho abitato dagli 8 ai 18 anni. Ci siamo io, la mia famiglia, i miei prozii e i loro figli, quindi la parte di famiglia più affiatata e con la quale condividiamo da sempre moltissimo tempo e affetto. Si sta decidendo di andare da qualche parte tutti insieme in futuro, e ad un certo punto bisogna chiamare qualcuno (il proprietario di un albergo o simili). Io sono appoggiata al frigorifero, sperando che non chiedano a me di telefonare, sebbene io me la cavi molto bene con l'inglese.

Lo scenario poi cambia: siamo sempre gli stessi, ma stiamo percorrendo in bicicletta la strada che conduce alla casa dei miei parenti. Sembrerebbe pomeriggio, c'è il sole. Io sono in testa alla comitiva. Ad un certo punto guardo verso sinistra, e vedo una persona che sta galoppando sul suo cavallo in un campo. Provo una bella sensazione, perché a me piace molto cavalcare. Guardando meglio, mi accorgo però che il cavallo sgroppa, come in un rodeo.

Ad un certo punto mi trovo sola un po' più avanti nel percorso, nel punto in cui c'è una grande curva e poi una discesa. Adesso è buio pesto, io sono senza fanale, e ricordo di aver deciso di stare in mezzo alla carreggiata per evitare di cadere nel "burrone" a fianco. Scendo nel buio, ma ad un certo punto, non so come, dal momento che nella realtà non esiste, svolto a sinistra in uno spiazzo pianeggiante con terreno ghiaioso. Ora è pieno giorno. Sembra esserci una festa o una manifestazione, alla quale partecipano molte persone, anche bambini. Ricordo di essere stupita, e di aver visto una ragazza che chiedeva di appartarsi. L'hanno fatta salire in una sorta di furgone con la porta di legno. A quel punto arriva una donna con una neonata in braccio, dicendo di averla trovata. Ricordo di  aver pensato che fosse figlia della ragazza che si era appartata. La bimba viene presa dai responsabili dell'evento e poi restituita alla donna che l'aveva trovata. Questa era molto contenta di aver riavuto indietro la piccola.

Ora mi trovo con questa donna, suo marito e la piccola in cima alla discesa. Siamo ancora in pieno giorno. Per la prima volta qualcuno mi rivolge la parola: il marito infatti vuole che io vada a parlare a delle ragazze poco distanti da noi, che credono che loro abbiano rapito la neonata. Ricordo che ci dovevo andare io perché ero neutrale. Tuttavia non ricordo di averlo fatto nel sogno.

Infine lo scenario cambia ancora. Non so dire di preciso se la protagonista sono io o altri stiano agendo. In principio due persone sono in un taxi, posizionato in mezzo ad una strada larga tra due palazzi ( sembra di essere in città). Parlano non so bene di cosa. Ad un certo punto si esce, l'uomo paga il taxi. Si entra nella casa della donna che aveva preso la bambina. Ci sono lei e una ragazza dall'età indefinita ( preadolescente o adolescente). Sono molto strane. Ci dicono che si occupano di esoterismo e letture sataniche. L'ambiente è vecchio, polveroso, con moquette sporca e rossastra. Le due padrone di casa vanno verso due specchi appesi alla parete e cominciano a parlare. Ho pensato: Ma cosa fanno queste? Per un po' non succede nulla di che. Poi appare una figura con un cappuccio e mantello nero, molto pallida (il diavolo forse?), che parla alla donna. Non so tuttavia cosa le abbia detto di preciso. Poi mi sono svegliata credo, ma non ero spaventata.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Il fatto di ritrovarmi ad un certo punto sola nel buio, senza fanale, potrebbe essere una proiezione di quello che provo talvolta o che immagino proverò in futuro. Mio padre, 60 anni, ha una  qualche forma di demenza, anche se ancora non ci è stata data una diagnosi precisa. Questo mi inquieta, perché io sono molto poco paziente con lui, nonostante la pazienza sia uno dei miei pregi.

Commenti

Cosa sta accadendo?

Cara Sweetie,

credo che il tuo sogno parli di una forma di inquietudine che stai affrontando rispetto ad una situazione totalmente nuova, dalla quale non sai ancora cosa aspettarti. Anche grazie alla contestualizzazione che riporti (ovviamente, non citata in modo casuale tra i tanti eventi che dominano la complessità della nostra vita), si può individuare il tema del lavoro onirico , legato agli aspetti emotivi e relazionali vissuti in ambito familiare.
L'introduzione parla di una famiglia "affiatata che condivide da sempre moltissimo tempo e affetto" e che fa progetti per il futuro. A fronte di questo punto di partenza è, quindi, abbastanza evidente il passaggio successivo che vede un cammino iniziato in comune ma presto affrontato in solitudine ("ad un certo punto mi trovo sola un po' più avanti nel percorso, nel punto in cui c'è una grande curva e poi una discesa. Adesso è buio pesto, io sono senza fanale"); l'immagine del burrone e l'ambiente buio rimandano simbolicamente alla sensazione di smarrimento provocata da ciò che prima era chiaro, limpido e ben definito all'interno di un percorso tracciato e che ora appare imprevedibile e difficilmente programmabile (forse collegato alle incertezze che senti relativamente alla salute di tuo padre). 
Da qui in poi, lo scenario cambia e diventa, per certi aspetti, ambiguo. La nuova famiglia sconosciuta che occupa la scena non è la tua di origine; è dominata da situazioni controverse e confuse, che sfuggono alla logica della linearità e della pianificazione che sembrava, invece,  dominare i tuoi ritmi familiari precedenti. Il tuo ruolo ora appare più quello di "osservatrice" che di" parte in causa" e vieni coinvolta proprio in virtù del tuo essere "neutrale". E' qualcosa che guardi a distanza, senza comprenderlo appieno e senza sapere esattamente come comportarti. 
L'ultima scena credo serva a sottolineare il tuo sentirsi confusa da elementi non usuali, enigmatici e un po' oscuri (che non si sa come trattare); non partecipi a ciò che avviene ma solo assisti ad una situazione che "va oltre ", sulla quale non hai controllo e che mette alla prova la capacità di comprensione umana. Riconosci che è male (è "il diavolo forse?", inteso come manifestazione di ciò che è negativo e che si intromette in modo  indesiderato e sgradevole) e ti interroghi sul significato di quanto stia accadendo ("ma cosa fanno queste?") con un senso di sorpresa e di attesa nel vedere cosa accadrà.
 
 

Grazie!

Grazie mille dell'interpretazione... mi hai dato ulteriori spunti su cui riflettere e lavorare per riacquistare serenità. :)

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

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