Mentr ero in ospedale, a luglio di quest'estate, al quarto giorno di ricovero ho sognato, che eravamo, io con la mia famiglia, (io erò lì vestita come ero in ospedale con la flebo attaccata al braccio) ad una festa dai miei vicini di casa, che hanno due figlie sui trent'anni di cui una disabile e molti nipoti piccoli. Oltre che i numerosi bambini, compreso mio fratello, nel giardino c'erano sei procioni. In realtà li contrassegnavamo solo come procioni ma sembravano più una sottospecie di "cani/faine/puzzole/procioni" animali assurdi insomma, che non so bene descrivere.

Ero, senza alcun motivo reale, a casa di un mio ex compagno di scuola (persona che non ho mai frequentato) litighiamo e lui comincia a tagliuzzarmi il braccio. Provo a chiamare per sporgere denuncia, con il suo telefono di casa. Qui ho una voragine di immagini confuse, fatto sta che ad un certo punto mi ritrovo su di un treno senza tanti sedili, vuoto, sdraiata per terra con la mia migliore amica. Le racconto di quel che mi era accaduto e poi cominciamo a fare avanti e indietro su una specie di linea ferroviaria simile a qulla che passa vicino a casa mia e che uso quotidianamente.

Sono per strada con mio marito e passa un cane chiazzato di blu che capisco probabilmente essere stato tinto da qualcuno. Arriviamo ad una tavola dove c'è la nonna (defunta) di mio marito con un suo presunto compagno ed insieme mangiamo una torta che ho fatto io. Bacio sua nonna sulla fronte e ci allontaniamo.

Ci ritroviamo in campagna e c'è un po' di movimento perchè un ragazzo è stato colpito ad una gamba da una freccia scagliata da qualche cacciatore e nel frattempo mi accorgo si essere stata colpita anch'io, alla lingua, con una freccia piccola.