Dopo una prima parte del sogno che non ricordo, mi svegliavo con diverse ferite da taglio sul corpo, che si erano autoprodotte. Andavo allora da papà (che nella realtà non c'è più) per poter  piangere sulla sua spalla con la scusa delle ferite, ma in realtà per il dolore per la morte della mamma (che nella realtà è viva). Lui era a letto forse perchè malato e mi diceva di andare al pronto soccorso perchè se le ferite si erano formate da sole poteva essere una cosa da non sottovalutare.

Non è la prima volta che mi succede; sogno di essere incinta ma nello stesso sogno ho anche già il bambino o, nel caso di stanotte, una bambina. Sono ansiosa di farla conoscere a tutti, passeggio per le strade fermandomi a farla vedere agli amici e ai parenti, sono felicissima. Arriva anche il mio attuale fidanzato, il padre della bambina, e anche lui è contentissimo. Quando mi capita di fare questo tipo di sogni, non vedo mai il volto del neonato; infatti nell'ultimo sogno la bambina sembrava più una bambola, mi rendevo conto che era strano, ma senza pensare che stessi sognando.

Stanotte ho sognato di essere un uomo (un giovane uomo per la precisione) e di trovarmi, insieme ad un gruppo di altri uomini, dentro una chiesa (elemento, come ormai saprete, ricorrente nei miei sogni). Io e queste persone eravamo in piedi di fronte all'altare; dietro di noi sostava un gruppo di altre persone riunite, ovvero le nostre famiglie. Ad un tratto il sacerdote che celebrava la "funzione" (che tuttavia non era una Messa) chiamava ad uno ad uno tutti gli uomini del mio gruppo, ma io non vedevo cosa succedeva loro.