Sono un killer, ricevo delle istruzioni per uccidere persone. Passo tutta la notte in movimento, a cercare queste persone fra una miriade di contrattempi e vicissitudini, per poterle uccidere a colpi di pistola/fucile. Vedo il sangue sgorgare dalle mie vittime e soddisfatta cerco le nuove. Mi sveglio puntalmente prima di portare a termine il mio compito: l'ultima vittima non muore mai. In più, devo sfuggire ai miei inseguitori, da cui mi devo nascondere. A volte con me c'è un compagno di fuga, sempre maschio, altre volte sono sola di fronte al mio destino.

Il ragazzo del sogno in cui non faccio l'amore viene a trovarmi a casa di mia madre per riportarmi a casa. è vestito in arancione, da ambulanziere (stessa divisa dell'aeroporto), al che gli chiedo se è venuto in ambulanza o meno. No, ha la sua macchina. sono contenta perché la vedrò. 

io ero nella stanza di mio fratello, ci stavamo preparando perché gli volevo fare un massaggio. sono esterrefatta dal fatto che appena arriva mi abbraccia (davanti a mio fratello, quindi in pubblico!!!), e mentre parliamo non mi lascia. 

Sono in compagnia di un uomo molto familiare, ma non sono sicura della sua identità, credo però sia il mio attuale compagno, entriamo in pub, di quelli tipo irlandesi, di fronte all'entrata si estende in profondità un bel bancone con il pianale di spesso legno marrone sul quale poggiano delle colonnine dorate di ottone molto distanti tra loro che sorreggoneo le mensole dove si mettono i bicchieri. L'uomo va in fondo al bancone e si siede su uno sgabello e ordina qualcosa, mi sembra una birra.