Lupi al Luna-Park

Scheda sogno:

Il sogno inizia in una foresta di alta montagna, con la neve che arriva alle caviglie. Mi trovo su un pendio, con un branco di lupi grigi, il cui capobranco è un grosso lupo nero. Io vedo la scena con gli occhi di questo lupo. Il branco e io ci spostiamo in una radura con qualche albero innevato. Dal fondo della pianura, si fa avanti un cacciatore, con un fucile, evidentemente voleva la pelliccia del lupo nero, che sono io. I lupi del branco cercano di proteggermi, ringhiando, ma il cacciatore intima loro di farsi indietro. Per nascondermi, io salto dietro un albero, ma il cacciatore si fa avanti e mi nota, quindi mi afferra per la gola e mi alza in aria con aria trionfante. Qui si interrompe tutto, come se ci fosse stato un taglio, e il sogno ricomincia pochi secondi dopo, sempre nella foresta innevata, e sempre con il branco di lupi. Ma stavolta non vedo la scena con gli occhi del lupo nero; la vedo con gli occhi di un lupo del branco. Dietro al lupo nero, saliamo la montagna, fino ad arrivare all'ingresso di una caverna da cui viene fuori una luce rossa. Entriamo nella caverna, larga circa 10 metri, nel cui centro c'è un piccolo laghetto di lava bollente. Qui, tutti i lupi del branco, compresi quello nero e me, si trasformano in umani dagli occhi rossi. Il lupo nero proferisce queste parole:

"Qui c'è il frammento di cometa che ha causato la crescita della palma. Se lo spegneremo e lo getteremo via, andrà tutto bene."

Io e tutti i lupi del branco (nero compreso), sottoforma di umani, iniziamo a raccogliere neve e a buttarla nel laghetto di lava per raffreddarlo. Dopo molti tentativi, il laghetto si spegne, e il lupo nero raccoglie qualcosa simile a una busta di plastica dal suo fondo. Guardando a sinistra, ci accorgiamo che c'è un'altra apertura della caverna che porta all'esterno. Usciamo da quell'apertura e su di noi si apre la vista di un enorme luna-park, pieno di attrazioni. Il luna-park è inglobato nella giungla, infatti le attrazioni si fondono con liane e alberi. Ma non è abbandonato, ha molti visitatori. Siamo su una sporgenza e sotto si apre un abisso. Il lupo nero, sempre nella forma umana, si sporge dalla apertura e getta via la busta di plastica. Quindi, dal nulla esce fuori mia madre, che si mette accanto a me, e mi chiede se vogliamo farci un giro al luna-park. Io, amante dei luna-park, annuisco con gioia. A questo punto guardiamo a sinistra, e sul bordo della sporgenza vediamo tante piccole giostre inglobate nel verde, quelle lì per bambini in cui metti un soldino e quella si muove. Tra queste, io noto in particolare una a forma di Dumbo, che si sporge nell'abisso e si muove abbastanza velocemente. Questa giostra è particolarmente grande, ma non eccessivamente, sul dorso di Dumbo ci stanno due persone, che poi scendono divertite. Io e la mamma ci avviamo verso la giostra. A questo punto la visuale cambia ancora, e io mi ritrovo a guardare i fatti con gli occhi di qualcuno che si trova dietro la giostra di Dumbo, vedendo solo la schiena dell'elefantino. Questa persona dice qualcosa a Dumbo che non mi ricordo, e quello gira la testa verso questa persona. La sua bocca si apre in un ghigno simile a quello dello Stregatto e si intravedono dei canini sporchi di sangue. Dumbo risponde a questa persona e quindi si gira ancora, tornando l'amabile elefantino di sempre. Io e mia mamma, nel frattempo, siamo arrivati alla giostra e saliamo su Dumbo. Quello si gira all'indietro senza farsi notare da noi e guarda verso l'alto, assumendo un'aria preoccupata. Quindi parte, facendoci fare un giro molto veloce e letteralmente catapultandoci fuori alla fine. Quando ci ha gettati via, la giostra sprofonda verso il basso e scompare. Io e la mamma, incuranti, proseguiamo verso sud e l'ambientazione cambia: la giungla infatti diventa un ambiente metropolitano, dove si vede un cavalcavia coperto di scritte sui muri. Vivendo in Campania, interpreto questo ambiente come Napoli. Prima del cavalcavia, vi è un ottovolante. Io scoppio a ridere e prego mia madre di farmi andare. Lei annuisce (nella vita reale non l'avrebbe fatto), e notiamo che questa attrazione è molto grande. Per andare al botteghino, dobbiamo scendere in un ambiente sotterraneo tutto nero, quindi arriviamo alla cassa. Dentro vi è un giovane. Se arrivavano dei bambini, indicava loro un vagoncino, se arrivavano degli adulti, ne indicava un altro più grande. Io e mia mamma ci facciamo vedere, e lui, senza farsi pagare, ci indica il vagoncino per adulti. Mi ricordo che era nero con i sellini in pelle rossa. Saliamo. Aspettiamo che venga lui a chiuderci le protezioni, ma il ragazzo non si muove. Allora ci chiudiamo da sole, e il vagoncino parte. Molti ottovolanti partono lenti e poi accelerano, ma questo no. Questo parte già velocemente. Ad una velocità folle, che forse era 400 km/h. Non comprendiamo molto, ma ci sentiamo a testa in giù, quindi facciamo delle giravolte, sempre alla velocità tremenda. Il giro dura i tutto 30 secondi, al termine dei quali il vagoncino rallenta enormemente e, a testa in giù, ci fa tornare al punto di partenza. Esterrefatte ma divertite, usciamo dai sotterranei e torniamo sotto al cavalcavia (senza pagare il tipo che tra l'altro non ha chiesto soldi). Lì, inizia a fare buio, e ci ricongiungiamo col branco di lupi, che adesso ha la forma di un umano con la testa di lupo. Indossiamo un cappuccio e ci avviamo nella notte. L'ultima cosa che accade, è un'altra frase del lupo nero:

"Mi raccomando, tenete gli occhi sempre rossi, così tutti hanno paura e nessuno si avvicina."

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Poco posso cercare di interpretare. Mi ricordo soltanto che la sera prima di fare questo sogno ho visto Batman di Tim Burton, il che forse spiegherebbe il ghigno di Dumbo. Tra l'altro, sto leggendo IT di Stephen King, che spiegherebbe anche i canini insanguinati della giostra. Poche settimane fa ho anche visto Dumbo. Tra l'altro, ho in programma di andare a filmare il luna-park abbandonato di Edenlandia, che forse spiegherebbe l'ambientazione. 

Devo inoltre precisare che sono piuttosto sola, non ho molti amici, anzi, molti mi prendono in giro, quindi forse il branco di lupi sarebbe il mio integramento nel gruppo? Non lo so.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

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