Rabbia

Scheda sogno:

All'inizio mi trovavo in una grande chiesa: c'erano tante persone vestite con colori scuri e un piccolo coro, circa quattro o cinque ragazzi di 14/15 anni vestiti con una camicia bianca con cravatta nera e, pantaloni per i ragazzi, e gonna a tubino, per le ragazze, neri. Era tutto ordinato, ognuno al suo posto e tutti in piedi. Accanto a questo piccolo coro c'era un prete vestito di bianco che parlava a tutti dicendo che avrebbero dovuto scegliere se tenere politica e clero divisi in due persone (la politica era gestita da un governatore), oppure affidare sia la politica che la religione al clero.
Io, insieme ad altri quattro ragazzi, ero una figura importante per la scelta e non ero d'accordo nell'affidare tutto al clero, ma, parlando col governatore, notai che anche lui era convinto nell'affidare tutto nelle mani del clero. Io, non contenta gli dissi 'Lo sa che se tutto il potere verrà affidato al clero sua figlia verrà uccisa, vero?'. Ero certa di quello che dicevo perché nella storia sono successi eventi del genere, tra clero e re, ed ero sicura che sarebbe andato tutto male.
Finita la 'cerimonia' usciamo tutti dalla chiesa e io mi dirigo verso scuola. Entrando in classe vedo molti banchi in disordine e tutti i ragazzi che parlavano o che, comunque, facevano ciò che gli pareva (infatti non c'era la professoressa). Appena entrata un ragazzo mi si avvicina e mi chiede cosa avessi detto al governatore, io glielo dico ed un ragazzo dietro di me che ci stava ascoltando inizia a prendermi in giro. Io molto arrabbiata comincio a picchiarlo per farlo smettere di ridere, lo spingo, gli tiro pugni e calci, ma continuava a ridere. Proprio mentre sfogavo la mia rabbia su di lui, la professoressa entra in classe e, vedendomi picchiare il ragazzo, decide di mettere il mio banco fuori dalla porta, appena vicino l'entranta, così che potessi seguire la lezione, ma lontana da tutti. Dopo aver cominciato la lezione arriva una bidella con in braccio un gatto dicendo che era arrivato fin qui e pensando appartenesse a qualcuno di noi, infatti quella che tiene in braccio è la mia gatta, venuta apposta per consolarmi visto che ero triste. Io per seguire la lezione decido di metterle un guinzaglio e di tenerla vicino a me, chiedendo alla bidella di restare per stare attenti a non farla scappare. Alla fine della lezione prendo in braccio la mia gatta e accarezzandola noto all'inizio della sua schiena una zecca nera che, appena toccandola, cade per terra perdendola di vista.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

Quest'anno sono stata rimandata in storia e mio padre continua a ripetermi che sono una delusione e che non farò mai nulla nella vita, inoltre mi dice che devo scegliere se andare avanti con gli studi o fermarmi.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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