In fuga...

Scheda sogno:

La protagonista del sogno sono io. Sono in un ospedale, non so il motivo, e non vedo pazienti poiché sono in una sorta di corridoio e vedo gente che mi passa davanti senza sosta.

Cerco l'uscita, ma inizialmente non riesco a trovarla, poi la vedo vado e mi dirigo nella direzione indicata.
Voglio prendere le scale, ma un uomo in una divisa blu mi dice di prendere l'ascensore con lui e un suo paziente. Vado con loro e mentre scendiamo verso l'uscita vedo la testa del paziente, calvo, che inizia a cambiare. Improvvisamente si riempie di macchie rosse, pellicine e bolle e assume una posizione bizzarra, ricurvo con un braccio ripiegato verso di lui e una gamba semi-piegata. Mi rivolgo all'uomo che è con me per fargli notare che qualcosa non va nel suo paziente, ma l'uomo mi risponde che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Il paziente però inizia a guardarmi in modo strano, dice che mi vuole, che deve avermi e io cerco l'aiuto dell'uomo in divisa, ma all'improvviso mi ritrovo al punto di partenza con il maniaco, che non cammina/corre neanche bene, zoppica direi, che mi insegue. Corro verso l'uscita, ma questa volta non vedo le scale, solo due ascensori pieni di gente che scendono a poca distanza l'uno dall'altro. Mi butto dentro e riesco a infilarmi tra i due. Le persone hanno tutte l'aria triste e angosciata.
Cerco di tenere i due ascensori insieme facendo forza con i piedi e le braccia perché se dovessero distanziarsi troppo sarebbe pericoloso per me e per
un'altra ragazza con un maglioncino blu scuro, che spicca in mezzo alla folla, poco più in basso di me, ma sempre tra i due ascensori. La guardo negli occhi. Ha l'aria terrorizzata, ma non le faccio nessuna domanda. Arrivati al piano terra, dove si trova l'uscita, salto giù dall'ascensore e recupero dei vestiti che avevo con me per cambiarmi. Vedo riapparire le scale e vedo il maniaco che le scende sempre zoppicando. Decido di non cambiarmi, esco dall'ospedale e inizio a correre a più non posso. Mi
sveglio.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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