Sensazioni nei sogni: Ansia

Due soli

Muoio, ho trentanove anni. Rinasco con la mia stessa identità. Grazie a delle strane entità riesco ad arrivare ai quarant’anni nell’arco di un anno. Torno nella mia vecchia casa (casa dei miei genitori che hanno venduto qualche tempo  addietro). Lì vi trovo mia sorella e la mia migliore amica. Sono stupefatte nel vedermi, ma quella che sembra più aver sofferto della mia morte è la mia amica. Ci troviamo in cucina, mi affaccio dalla finestra e vedo due soli, entrambi grandi e abbaglianti. Chiedo a mia sorella : ”E’ vero che ci sono? Li vedi anche tu?

Campo da calcio

Mi trovavo seduta sulla panchina durante una partita di calcio, la persona seduta vicino a me era ragazzo che ho frequentato pochi mesi (che fa davvero l'allenatore) e dopo qualche minuto mi sono resa conto che l'arbitro era il ragazzo con cui sono stata due anni, ma non era in divisa bensì in giacca e cravatta.

La panchina sulla quale ero seduta io era sotto il livello del campo quindi l'arbitro lo vedevo un pò dal basso verso l'alto.

Papà

Sono alla passaggiata sul mare della mia città con mio padre ed una mia amica. Sentiamo arrivare dal parcheggio rumori di tafferugli ed arrivano nelle nostre vicinanze 3 o 4 uomini, direi originari dell'est, che si picchiano tra loro. Noi cerchiamo di appartarci perchè capiamo che non è un momento buono, ma questi ci raggiungono ed erano 2 coppie abbracciati e visibilmente su di giri. Ci accerchiano ed io racconto loro che mio padre ha dei problemi, di lasciarci perdere, ecc.. ed i effetti ci lasciano stare e se ne vanno. 

Capelli

Sono in un ambiente totalmente nero, ma sono illuminata da una luce che proviene dal basso così come il ragazzo che mi sta di fronte, che si chiama Francesco. Lui tenta di abbracciarmi, io sento di avere dei capelli in bocca e allora mi allontano per toglierli, ma più li tolgo più li sento in bocca. Li guardo, sono capelli lunghi, sembrano fili d'oro. Continuo a tirarli via dalla bocca e ad indietreggiare, e più io indietreggio, più francesco mi si fa vicino. Mi sveglio nel bel mezzo di questa situazione.

Stato d'allerta - livello 3

Sono a casa mia, con delle persone che so essermi familiari ma di cui non scorgo il volte e quindi non posso precisarne l'identità. La stessa banda di violenti senza volto di sempre e nella casa abbandonata accanto alla mia e devasta qualunque cosa. Noi siamo all'ingresso, io mi rendo conto del pericolo che già conosco ed esorto tutti ad entrare con una certa celerità. Tutti entrano, la porta si accosta e fuori rimane un ragazzo che riconosco bene. Lo esorto ad entrare di corsa, ma lui con una lentezza sovrumana mi guarda, poi apre la porta, entra, e solo allora comincia a chiudere.

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