Sensazioni nei sogni: Gioia

La casa di mattoni ricoperta d'edera e la grande biblioteca

Percorrevo una lunga salita per dirigermi in un ateneo, per una giornata d'orientamento, ed ero leggermente preoccupata di essere in ritardo.
L'edificio si trovava in un grande giardino, dietro a un cancello alto e in ferro battuto, molto verde e rigoglioso. Una volta finito l'orientamento (nel sogno questa parte non compariva) gli organizzatori ci avvisavano di aver preparato una sorta di rinfresco e che avremmo potuto girare per conto nostro.

Qualcosa di strano

Ho fatto un sogno molto particolare (non so se si può considerare tale), mi ritrovo a camminare per un corridoio prevalentemente buio, verso una fonte di luce (la fine del corridoio, stranamente non visibile). All' improvviso trovo un individuo simile ad un compagno di classe, anche se con alcune differenze: Una faccia leggermente più bianca e pulita, quasi cadaverica. Non so chi sia effettivamente. In seguito iniziamo a parlare di musica, esattamente di chopin, qui le cose iniziano a diventare strane. Per qualche motivo viene nominatà un opera in particolare: La marcia funebre.

Libreria e anime a confronto

Mi trovo nella mia vecchia cameretta tutta rosa di quando ero piccola, a casa dei miei genitori [premetto che adesso ho 32 anni, vivo all'estero in modo indipendente ed ho conosciuto un ragazzo dal quale sono al momdnto molto distante fisicamente]; sulla parete ci sono tre mensole, poste una sopra l'altra, a destra (realmente presenti) e tre mensole speculari a sinistra (nella realtà non ci sono).

Casetta Perfetta

Questo è un sogno che ho fatto mentre schiacciavo uno dei miei interminabili pisolini pomeridiani. Mi è parso molto strano ed al contempo interessante, non solo per il sogno in sé, ma anche perché è continuato pure una volta che mi sono svegliato, per quanto non fossi pienamente cosciente.

Sparatoria

Ero insieme al mio ragazzo in una piazzetta di un centro storico. Intuisco che stanno per sparare così lo prendo per un braccio e corro verso delle persone. Un colpo di pistola mi passa davanti al viso senza toccarmi. Invito gli altri a buttarsi a terra. Alzo la testa e vedo questa banda di ragazzi; uno dei quali impugna una pistola e dice qualcosa tipo "Ma si ora li ammazzo tanto non ho nulla da perdere sono già un criminale". Inizio con un sentimento di rassegnazione quasi aspettando il colpo, poi (tanto nemmeno io ho nulla da perdere a quel punto) lo guardo e gli dico non uccidermi.

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