Perdita della mia valigia in un treno

Scheda sogno:

Salve,

stanotte ho sognato un sogno molto simile ad uno del passato.

Ero in un treno, ma i sedili assomigliavano a quelli di un pullman. Non c'erano tante persone dentro, c'erano parecchi posti liberi davanti e dietro di me. La mia valigia molto grossa e il mio zaino erano accanto a me. Stranamente potevo vedere l'autista al posto di guida. Tenevo il mio cellulare in mano e ho percepito il bisogno di andare velocemente in bagno. In quell'istante ho visto un uomo in piedi, vestito di arancione vicino a me davanti alla porta del treno. Chiedeva all'autista di fermare il treno così coloro che avevano il bisogno di andare in bagno potevano andarci. Il colore della sua presenza ha fatto impressione in un ambiente dove i colori erano molto scuri: dai sedili blu, alla mia valigia e il mio zaino quasi neri e il colore beige scuro, quasi verdastro del treno.

L'autista ha subito accettato e la porta del treno si è subito aperta e l'uomo "arancione" è uscito. Anch'io avevo il bisogno di andare in bagno per cui non avevo tempo per pensare: prima che la porta si fosse chiusa sono corsa fuori, lasciando ovviamente la mia valigia e il mio zaino nel treno, il che mi ha fatto sentire angosciata perchè le mie cose potevano essere rubate. Dopo essere uscita ho visto che era buio, o almeno nel sogno era tutto nero e a malapena riuscivo a vedere la strada e le case intorno. Ho visto che nella vicinanza non c'era nessun bagno, tantomeno bar o ristoranti dove andare in bagno, per cui mi sono girata e sono corsa indietro a rientrare in treno, anche perchè l'angoscia per le mie cose lasciate in treno si faceva più forte. Tutto questo era successo in pochi secondi, ma correndo indietro proprio nel momento in cui stavo per entrare la porta si è chiusa e il treno si è messo in leggero moto... Sono corsa il più velocemente che potevo e ho visto negli occhi l'autista che mi ha fatto un segno per dirmi "tranquilla, sta arraivando il prossimo treno, non ti preoccupare", mentre io gridavo "aspetti, mi apra, la mia valigia è dentro!"

Comunque, mi sono arresa vendendo il treno accelerare e sparire davanti ai miei occhi. Ho pensato "okay, calmati, non succederà nulla, riavrai le tue cose; chiamo ora la centrale che dica all'autista che lì dentro c'è ancora la mia valigia".

Automaticamente ho toccato la mia tasca dove sempre tengo il mio cellulare. Ma ho sentito un calore che mi ha scosso avendo percepito la tasca vuota. Ho capito che evidentemente avevo lasciato il cellulare sul sedile! In quell'istante pensavo che non lo avrei rivisto più, perchè sicuramente qualcuno lo avrebbe, prima o poi rubato. Il punto che mi preoccupava tantissimo non era il fatto che avrei perso i miei oggetti personali, come appunto il mio cellulare o il mio portatile, bensì i contenuti miei personali su questi due dispositivi.*1

Mi sono trattenuta dal piangere e ho aspettato il prossimo treno. Anche se era buio, non avevo paura. Appena ho visto un treno uscire dall'angolo con la scritta in luce gialla "961" ho fatto un segno quasi di disperazione all'autista. Sono entrata e gli ho spiegato emozionata la mia situazione e che avevo bisogno del suo aiuto. Volevo che informasse il suo collega che dentro l'altro treno era rimasta la mia valigia e che io avevo bisogno di viaggiare ancora. (Ovviamente era colpa sua se ero a piedi, perchè è ripartito subito.) Sono rimasta in piedi accanto al nuovo autista che mi ha detto di non preoccuparmi. Mi sono sentita meglio, ma lui non avvisava il suo collega, bensì chiamava la centrale dei treni per avvisare.

Mi sono seduta e non sapendo cosa sarebbe poi successo e non volendo infastidire ulteriormente l'autista ho aspettato mentre il viaggio continuava. Mi portava a una meta sconosciuta ma non avevo tanta paura, anzi. Dentro di me ero calma. Ad un certo punto l'autista ha iniziato a parlare in una lingua straniera con qualcuno via quella specie di "telefono" con cui gli autisti comunicano. Non capivo le parole, nella mia mente pensavo "suona come il bulgaro".*2 Ma qualcosa mi diceva che si stava gentilmente informando per me.

Dopo un pò di tempo il treno si è fermato e l'autista ha annunciato la meta. Era l'ultima stazione e tutti dovevamo scendere. Appena allora ho osato avvicinarmi a lui e chiedergli se ci fossero stati dei progressi. E lui mi ha solo risposto: "guarda, ti ho trovato un biglietto molto conveniente per farti un favore in questa situazione in cui ti trovi". Ha tirato fuori un foglio blu con 3 prezzi diversi e mi ha indicato il prezzo di €0,49. Era così poco, ma io gli ho risposto di essere senza soldi. Allora mi ha detto che doveva andare... E io sono rimasta senza sapere cosa sarebbe successo con la mia valigia!

Ho deciso così di fare un giro... Ero in centro di un posto che non conoscevo e c'erano tanti bar... Ad un certo punto ho visto una coppia seduta e accanto a loro c'era un passeggino blu scuro, quasi nero.*3 Nel passeggino c'era una bimba biondicella ma quasi senza capelli. Mi sono avvicinata e le ho sorriso e ho detto ai suoi genitori che era bellissima. Loro poi mi hanno invitata a sedermi. Poi, stranamente, è apparsa una donna e ha raccontato una storia simile alla mia esperienza: anche lei era in quel treno all'inizio e poi lo ha perso come me. Anche lei si è seduta con noi. Ricordo le sedie di colore arancione/marrone chiaro, come legno. Ho guardato la madre, aveva dei tatuaggi che erano coperti in parte dalla canottiera che indossava. Fumava. Aveva capelli corti e biondi. Intorno a noi c'erano altre persone sedute da altri tavoli e parlavano. Ho raccontato cosa era successo a me quel giorno ma sembrava non mi ascoltassero. E se mi guardavano, stavano in silenzio, senza fare alcun commento. Accanto a me vedevo il viso triste e preoccupato della signora che ha perso il treno come me. Era vecchia e sembrava stanca. Guardava il pavimento e non alzava la testa. Di fronte a me c'era il padre. Aveva la barba e i capelli neri, portava occhiali e sembrava piuttosto "dolce", aveva quasi un viso che poteva essere femminile. Ha preso la bambina come per proteggerla tenendola sul petto e sul pannolino e in quell'istante sono apparsi alcuni uomini, di cui due si sono fatti avanti. Uno era un pò in sovrappeso e piuttosto vecchio, ma con vestiti puliti di colore verdastro. Aveva la barba bianchissima e corta e capelli bianchi che erano in parte coperti da un cappello da autista dei treni! D'un tratto ho capito- era l'autista del mio treno che avevo perso! Ero talmente contenta che gli ho accarezzato la barba con due mani, come se volessi essere sicura che è veramente davanti a me. Ma prima che potessi parlare ha detto le seguenti parole, guardando la madre: "quella *****! Lei era incinta di mio bambino, portava mio figlio ma ha deciso di abortire per farne un altro un anno più tardi con quello lì!" E ha indicato il padre. Io gli ho detto che mi dispiaceva e gli ho chiesto della mia valigia. Ma lui come se non mi avesse sentito... Mi ignorava. L'altro uomo che era venuto con lui viveva decisamente in strada o faceva parte di una gang; era sporco di terra, aveva tatuaggi, portava vestiti bucati e rotti. Ricordo bene un tatuaggio sul petto simile a quello della donna. In mano teneva un piccolo laser rosso che sembrava una sigaretta. Il vecchio gli ha fatto un segno con la testa e l'uomo sporco si è fatto avanti...Mi ha detto di sedermi e l'ho fatto. Ha voluto "scanerizzarci"... Ha acceso il laser con forte raggio di luce rossa e me li ha puntati sul seno e poi è passato alla signora accanto a me che ha perso il treno. Ero contenta che non aveva trovato nulla di male, ma ne ero sicura perchè non avevo nulla da nascondere. Anche la signora accanto a me. Poi il padre, nulla. Infine lo ha indirizzato verso la madre, ovvero la donna in canottiera e lei ha fatto un'espressione di dolore e fastidio, perchè evidentemente quella scanerizzazione le faceva male...ed aveva un passato da cui cercava di fuggire. Evidentemente faceva parte di un gruppo, di quella gang da cui poi si è allontanata, ma la gang non l'ha più lasciata in pace. Allora ho riprovato a chiedere dellla mia valigia ma sono stata di nuovo ignorata, dopodichè mi sono svegliata.

Contestualizzazione di questo sogno con la vita reale:

*1: Ritengo che i dispositivi personali debbano essere "personali". Sono impegnata con un ragazzo a insaputa della mia famiglia, ma io LO AMO.

*2: Ho l'orecchio per le lingue straniere e riesco a intuire più o meno di che lingua si tratta se ne sento una sconosciuta.

*3: Amo tantissimi i bambini. Da piccola ho vissuto molto male e vorrei diventare presto una brava mamma. Sarà.

 

In generale:

Ho un cattivo rapporto con i miei genitori. Purtroppo dipendo ancora da loro. Le ultime vacanze ho viaggiato in treno per andare da loro con quella stessa valigia che ha grande importanza nel sogno. Lì dentro avevo anche il mio portatile.

Ultimamente penso tanto al senso della vita e sono sempre più convinta che gli oggetti non abbiano più "alcun" valore per me. Sono molto più importanti i sentimenti ed i valori, ciò che rende ricordi indimenticabilmente belli. Quello di cui avrei tanto bisogno...

La "scanerizzazione col laser" nel sogno sembrava come quella di un'applicazione sul mio cellulare che scanerizza i codici QR.

L'ultima interpretazione

Oniromante: Morpheus

Cara marymi,
nonostante la preoccupazione e il turbamento provocati dal sogno, l'elaborazione onirica  ha decisamente un lieto fine con il ritorno della mamma creduta morta.

I sogni dei bambini spesso attraverso immagini forti...

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